Ha avuto luogo ieri pomeriggio, 7 settembre, la programmata conferenza del Movimento Civico Difendiamo Bisceglie che ha spiegato le “motivazioni della sentenza dove circa 1000 cittadini potranno chiedere le somme della green card utilizzata per la raccolta differenziata”.

In apertura il presidente del Flavio De Feudis ha motivato il nome del Movimento, “quasi prevedendo le violazioni sistematiche e continue di norme poste a presidio dei diritti dei cittadini biscegliesi da parte della ‘Svolta’, lo spirito di volontariato e di servizio dei rappresentanti del Movimento”.

Spazio poi al Vicepresidente Dario Galantino, che ha sostenuto e promosso l’iniziativa di recupero gratuito delle somme delle green card. Galantino ha rimarcato la storia dell’istituzione della green card da parte dell’amministrazione Spina con le deliberazioni del 2013 e 2014, “manifestando le sue perplessità tecniche e giuridiche sull’arbitrario taglio delle somme delle green card maturate con sacrificio dai cittadini per sostenere il livello della differenziata nella città – si legge nella nota – oggetto di censura da parte dell’autorità giudiziaria con la sentenza in questione. Taglio peraltro effettuato con una illegale compensazione parziale tra il tributo della tari e il contributo della green card (operazione inammissibile nella p.a.)”. Galantino ha comunicato, inoltre, che le iniziative giudiziarie continueranno fino a quando l’amministrazione comunale non provvederà al pagamento fino all’ultimo centesimo delle somme maturate a norma di regolamento dai cittadini”.

Conferenza stampa conclusa dal consigliere comunale di opposizione Francesco Spina, ha ricordato “il sacrificio di quei cittadini che hanno portato per anni i rifiuti differenziati all’isola ecologica sulla base di norme e tariffe stabilite dal Comune, salvo poi vedersi respingere le richieste di pagamento solo perché il nuovo sindaco Angarano ha tolto dal bilancio le somme destinate al pagamento delle stesse green card. Un vero e proprio abuso e atto illegittimo – dichiara Spina – che l’autorità giudiziaria ha censurato condannando il Comune di Bisceglie al pagamento delle green card interamente maturate e al rimborso delle spese giudiziarie”. Spina ha continuato ricordando “come questa grande vittoria di civiltà e di democrazia ricordi, in perfetta continuità, le battaglie giudiziarie condotte anni fa, che hanno consentito ai cittadini biscegliesi di non pagare più gli odiosi contributi di bonifica e alcune somme ICI non dovute”.

Inoltre, Spina ha ricordato come abbia chiesto lui stesso, “di inserire in bilancio le somme per il rimborso delle green card maturate nel 2017 e 2018, ma abbia visto respingere e deridere quegli emendamenti – continua la nota del Movimento – che oggi sono stati di fatto realizzati coattivamente dall’autorità giudiziaria (ormai, sono innumerevoli le censure di Anac, corte dei conti e autorità giudiziarie rispetto all’illegalità diffusa dell’amministrazione Angarano)”. Spina ha manifestato la sua gioia per l’adesione “in massa dei cittadini alle iniziative civiche e per la formazione di una rinnovata e competente classe dirigente che governerà la città di Bisceglie nei prossimi anni. Forte è la sensazione che i cittadini siano stanchi della politica delle chiacchiere e dell’arroganza – conclude il consigliere di opposizione – e preferiscano a questa la politica dell’umiltà e dei fatti concreti, come questa storica sentenza che ripristina un diritto dei cittadini creato dall’amministrazione Spina, ma calpestato dalla ‘svolta’. Il rispetto delle istituzioni si ottiene garantendo, soprattutto, istituzioni sensibili alle istanze dei cittadini e che non siano (s)voltagabbane rispetto agli impegni assunti con atti formali verso la comunità”.