“Ogni qualvolta la città di Bisceglie fa un passo in avanti nei percorsi di civiltà e di crescita anche culturale nel rispetto delle regole, parte in modo perfettamente sincronizzato l’attacco dei soliti noti che, pur se di partiti diversi, sono storicamente legati da affinità elettive e da tanti altri legami non solo parentali“, tuona duramente l’assessore ai servizi sociali e alla polizia municipale Vincenzo Valente circa le dichiarazioni di Roberta Rigante (segretaria cittadina Pd) e Sergio Silvestris (FI) relativamente al sistema di differenziata ‘porta a porta’.

Il vecchio Pd e la vecchia destra biscegliese“, dichiara Valente, “con i loro rappresentanti Roberta Rigante e Sergio Silvestris, pur di annacquare l’interdittiva antimafia adottata dalla Prefettura di Bari nei confronti di Camassa, si avventurano in un percorso di attacchi mediatici nei confronti dell’Amministrazione comunale. Nel momento in cui l’Amministrazione comunale intraprende atti coraggiosi per far rispettare la legge e le regole imposte dal bando pubblico a tutela dei cittadini e dell’igiene urbana, il Partito dell’Illegalità Politica si accanisce con acrobatiche teorie contro la parte pubblica difendendo, di fatto, le ragioni di Camassambiente”.

Sulla segretaria bisceglie del Pd: “In consiglio comunale, una delle punte di diamante del Partito dell’Illegalità Politica, Roberta Rigante, ha teorizzato l’idea di non dar seguito immediatamente alla risoluzione del rapporto con Camassa ignorando, pur essendo avvocato, obblighi di legge e di etica che portavano nell’unica direzione di recedere dal contratto, allontanandosi al momento del voto”.

E non le manda a dire nemmeno all’esponente forzista: “La stessa direzione emersa dalla insignificante conferenza dell’ex europarlamentare Sergio Silvestris, che pur di annacquare la questione di legalità e di rispetto delle regole dell’ambiente si è avventurato nella lettura pedissequa dei punti già indicati dalla recente deliberazione di consiglio comunale, aspirando evidentemente al ruolo di speaker dell’Amministrazione Spina”.

“È chiaro a tutti”, sostiene l’assessore Valente, “che è in atto la riedizione di quello che avvenne nel 2013 a difesa dell’inceneritore a Bisceglie, allorquando il Partito dell’Illegalità Politica manifestó appieno la sua esistenza trasversale non votando la deliberazione contro l’inceneritore che avrebbe rovinato per sempre il nostro ambiente. Ricordo al Partito dell’Illegalità politica che, stando a quanto si legge dalle cronache, l’interdittiva antimafia riguarda fatti ben distanti dalla città di Bisceglie e che durante il consiglio comunale le cose che oggi vengono dette alla stampa non sono state riferite nella massima istituzione comunale nè dalla Rigante, nè da amici dell’ex europarlamentare Sergio Silvestris”.

Perché questo teatrino allora? Perché nascondere il tema dell’interdittiva antimafia e della legalità?“, si chiede nella nota stampa l’assessore Vincenzo Valente.

“Essere omertosi o conniventi rispetto a queste logiche”, sottolinea in conclusione l’assessore Valente, “significa voler realizzare nella nostra città, a danno delle future generazioni, proprio quei presupposti che l’interdittiva antimafia mira a prevenire. Chi ha voluto aprire campagne elettorali in dispregio a questi valori e cercando il sostegno di forze oscure presenti sul territorio ha sbagliato e di questo chieda scusa immediatamente ai cittadini biscegliesi“.