Continuano a far discutere le parole di Matteo Renzi all’assemblea nazionale del Pd tenutasi ieri a Roma. Il premier e segretario nazionale del Pd nel suo intervento disse: “Non si possono iscrivere in blocco al Pd 400 persone con una carta di credito: non è giusto, non è lecito, non è legittimo”, aggiungendo che “il partito non si scala con le tessere ma con le idee”. E il valzer dei commenti, delle accuse e delle repliche, cominciato ieri, subito l’intervento di Renzi, prosegue anche oggi.
“Non so a chi si riferiva Renzi, chiedetelo direttamente al presidente del Consiglio. Io so che il sindaco di Bisceglie, che ha chiesto di aderire al Pd, aveva fatto una scelta per il centrosinistra già da diverso tempo”, ha commentato il sindaco di Bari, Antonio Decaro (Pd). “Il Partito democratico è un partito aperto, si possono iscrivere tutti. Il sindaco Spina aveva fatto la scelta del centrosinistra da diverso tempo: è stato il coordinatore delle liste del candidato presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, un anno e mezzo fa. E oggi ha fatto questa scelta di entrare nel Pd. Non conosco le modalità legate alle iscrizioni. Di certo non si possono iscrivere tante persone con una carta di credito, ma non credo sia accaduto questo all’interno del Comune di Bisceglie”, ha concluso il sindaco del capoluogo pugliese.
“Di concerto con il vicesegretario nazionale PD Lorenzo Guerini, è stato deciso che sarà la direzione regionale del partito a ratificare l’accordo politico circa l’iscrizione al PD Puglia del sindaco Spina e dei consiglieri comunali richiedenti”, fanno sapere i vicesegretari provinciali del Pd, Antonella Cusmai e Lorenzo Marchio Rossi (quest’ultimo anche consigliere provinciale). Non la pensa così il parlamentare Francesco Boccia: “La segreteria nazionale, attraverso Guerini, dice con chiarezza che devono esprimersi gli organi di garanzia, dai locali al nazionale”. E il deputato biscegliese non risparmia una stoccata al presidente della Regione Puglia, nonché segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, sulla tesi che Renzi, con le sue parole, non si riferisse al caso specifico di Bisceglie. “Tutta l’Italia ha capito il contrario”, ha risposto il presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. “Esistono persone che pur di non guardare in faccia alla realtà si autoconvincono del contrario”.
Il sindaco Francesco Spina ha insistito sulla legittimità del tesseramento: “Non esistono al momento atti di segno opposto, se non le calunniose ricostruzioni di alcuni imbonitori e mistificatori della politica locale. Si conferma quindi la legittimità e la perfetta trasparenza delle iscrizioni, atteso che le richieste effettuate online risultano ritirate personalmente dagli interessati”, ha dichiarato il primo cittadino.
E sulla vicenda è intervenuto anche il coordinatore di Forza Italia Puglia, Luigi Vitali, che ha parlato di “trasformismo sfacciato frutto di scelte carrieristiche”. “Renzi per una volta dice il vero: non è con le tessere che si scalano vette alte e di valore”, ha sottolineato Vitali, “perché le radici anche del leaderismo sono nella forza delle idee che si sostengono”.