“Quello che è successo tra me e Francesco Spina è stata una cosa antipatica soprattutto dal punto di vista umano” a dichiararlo è stata il vicesindaco di Bisceglie Vittorio Fata durante la trasmissione televisiva Spazio Città in onda su Telesveva. “Io ho un difetto che amo molto avere, quello di anteporre il rapporto personale e umano tra le persone alle scelte politiche”, ha proseguito l’avvocato Fata, “circa un paio di anni fa Francesco Spina mi disse che ero il suo candidato sindaco e che dovevamo iniziare a lavorare alla mia candidatura. Poi c’è stata la decadenza di Francesco Spina dalla carica di sindaco per un contenzioso legale in piedi con il comune e così ho dato il via al mio mandato di sindaco facente funzioni. Ancora oggi sto portando avanti l’amministrazione con bellissimi risultati personali e di squadra”.
Vittorio Fata ha quindi ricostruito l’intricata vicenda politica che ha portato alla spaccatura in seno al Pd e alla conseguente decisione degli organi di partito di non presentare la lista del Partito Democratico a Bisceglie. “Spina mi disse che per la mia candidatura era necessario l’assenso di Boccia con una sua presa di posizione forte. Doveva insomma metterci la faccia perché secondo Francesco Spina c’era la possibilità di un “gioco” su Angarano”, ha raccontato Fata che ha poi proseguito, “all’indomani delle elezioni politiche andai a parlare con Boccia che mi disse che si poteva lavorare sulla mia candidatura, avrei avuto il ruolo di ricucire i dissidi interni del Pd. Successivamente ho parlato con Spina che mi ribadì che se Boccia non portava indietro Angarano l’accordo non si poteva fare. Così ho capito che sarebbe stato impossibile trovare una sintesi”. Fata ha anche ammesso che: “due mesi fa ero davvero giù dal punto di vista personale per il maltrattamento ricevuto, e pensavo di mollare la politica e tornare a fare l’avvocato. La mia famiglia mi ha spinto a non mollare, mi hanno dato il coraggio e mi hanno chiesto di insistere”.
Fata ha anche voluto chiarire come il suo sia sempre stato un atteggiamento propositivo all’interno del Pd: “Ho dato subito la disponibilità per le primarie aperte a chiunque. Aggiungo anche che non avrei avuto nessun problema a fare un passo indietro se non ci fosse stata l’azione politica di chiudersi completamente a sinistra con Napoletano senza dare aperture al centro. Così come non avevo nessun problema con la candidatura dell’avvocato Belsito”. In merito alla candidatura di Franco Napoletano il sindaco facente funzioni ha voluto sottolineare come “il partito di cui fa parte Napoletano inibisce nel suo statuto le alleanze con il Partito Democratico. Non so quindi cosa succederà il giorno dopo le elezioni quando qualche consigliere eletto nelle liste civiche deciderà di entrare a far parte del gruppo consiliare del Partito Democratico”. Per Fata quindi “questo escamotage delle liste civiche per ingannare i cittadini credo sia una cosa che lasci il tempo che trova”. Sul suo partito il sindaco facente funzioni non ha nascosto una certa posizione critica “In un partito che si rispetti i coordinatori dovrebbero battersi affinché le liste ci siano. Io non ho visto una guerra di coltelli per far presentare la lista del Pd alle prossime amministrative di Bisceglie”.
Parlando del suo operato come sindaco facente funzioni Vittorio Fata ha dichiarato di aver “interpretato il ruolo a stretto contatto con la città”. Fata ha anche voluto evidenziare come a suo dire stia “reggendo l’amministrazione in condizioni molto delicate portando avanti l’amministrazione comunale con uno stile diverso rispetto Francesco Spina. Ho chiesto alla città di fare da sindaco e io sono rimasto vicesindaco. La decisione di chiudere via La Spiaggia, ad esempio, è stata una decisione partecipata con la città”.
Sulle questioni programmatiche Fata è stato chiaro e lapidario: “resto coerente con il progetto nato tre anni fa e lo ripropongo. Chi lo ha abbandonato per calcoli opportunistici se ne prenderà la responsabilità”. Il vicesindaco ha chiarito che presenterà una sola lista a suo sostegno perché “non ho avuto il tempo di organizzare più liste competitive”.
Riguardo poi lo slogan della sua campagna elettorale “Un sindaco per bene” l’avvocato Fata ha spiegato: “sindaco per bene perché ho rispetto per le persone, i cittadini e per i competitor. Ho già sentito alcuni comizi che non vanno in questa direzione. Credo che la mia candidatura possa servire a cambiare la rotta. Bisceglie ha fatto tanti passi avanti ma c’è bisogno di fare ancora tantissimo”.
Per il vicesindaco la passata amministrazione ha fatto molto per intercettare i finanziamenti e realizzare opere ma “i contenitori creati spesso non funzionano, ora vanno fatti funzionari. Devono essere messi in rete i musei, deve essere riordinata la viabilità sulla litoranea. Noi dobbiamo aiutare anche le imprese con la detassazione per far si che possano creare nuove forze lavoro, stiamo lavorando per far aprire ancora più attività sul porto. Dobbiamo fornire una detassazione importante per chi vuole aprire attività nel centro storico. C’è anche l’idea molto bella di creare un albergo di yacht nel porto. Insomma c’è molto da fare sul turismo a Bisceglie”.
“In questi mesi ho dato dimostrazione di come voglio governare la città, in queste ore dirò cosa voglio realizzare”, ha concluso Vittorio Fata, “Vorrei continuare a fare il vicesindaco di Bisceglie per far sii che i cittadini facciano davvero da Sindaco della nostra città”.