Ieri sera in piazza Vittorio Emanuele si è svolto il comizio dei candidati di Azione-Italia Viva per le elezioni politiche del 25 settembre: Stefania D’Addato, in corsa per il collegio uninominale al Senato, e Gianni Casella candidato nel plurinominale alla Camera in seconda posizione dietro la capolista Mara Carfagna.
Nell’introdurre la serata, la D’Addato si è soffermata sul momento politico nazionale che, a causa della fine anticipata della legislatura e dell’esperienza del Governo Draghi, ha visto il blocco dello stanziamento di importanti risorse per risollevare il Paese. Su questa scia Gianni Casella ha parlato di opportunità che anche un ente locale come il Comune di Bisceglie deve cogliere, operando scelte nette a favore dei ceti più deboli. “Come presidente del Consiglio comunale – ha detto Casella – vi informo che è stato approvato l’assestamento di bilancio: io dico che dall’avanzo di amministrazione potremmo destinare fondi, fino a 5 milioni di euro, al sostegno di chi in questo momento sta soffrendo particolarmente per il caro-energia. La maggioranza che amministra il nostro Comune ci dica se vuole prendersi il coraggio e la responsabilità di questa scelta”.
Il candidato di Azione-Italia Viva ha parlato a lungo di importanti tematiche nazionali ma è tornato nuovamente sugli aspetti locali di questa campagna elettorale ricordando un precedente storico. “Nel 1987 la città si unì per mandare il prof. Giovanni Bruni in Parlamento, Bisceglie si compattò nonostante le differenze tra le forze politiche di allora. È questo il senso del mio appello all’unità dei biscegliesi verso chi ha guardato alla comunità e al territorio come entità che non devono dividersi e che devono tutelare interessi generali e non di parte”, ha affermato Casella.