“L’amministrazione si vanta di aver approvato il 26 febbraio 2020 il bilancio del triennio 2019-2021. Sembra una barzelletta, ma invece è l’assurda situazione venutasi a creare nella nostra città in cui a quanto pare scadenze e termini normativamente previsti non si applicano, quasi si vivesse in una repubblica autonoma dal resto dell’Italia”. Con queste parole Enrico Capurso, capogruppo de Il Faro – Pci, commenta il consiglio comunale svoltosi lo scorso mercoledì (in seconda convocazione dopo la prima di lunedì). “Si è appreso che il piano triennale delle opere pubbliche non è un atto propedeutico al bilancio ma può essere anch’esso rinviato”, prosegue Capurso. “In altri termini, la programmazione del triennio 2019 – 2021, l’amministrazione Angarano la farà con un anno e mezzo di ritardo, forse a maggio del 2020”.
“Nel corso del dibattito di questi due giorni ho peraltro, con il solito senso di responsabilità, evidenziato ad Angarano e ai suoi due ulteriori problematiche che spero vengano risolte quanto prima”, si legge nel comunicato stampa. “Innanzitutto le pessime condizioni dell’attuale sala studio della biblioteca, con ragazzi che quotidianamente lamentano di dover studiare nella polvere e con bagni assolutamente sporchi e non all’altezza, e poi il tema delle cartelle Tari incredibilmente notificate anche a decine e decine di cittadini che avevano già pagato. Fortunatamente il dirigente (non certo l’amministrazione che a malapena conosceva il problema) ha confermato il verificarsi di problemi tecnici ed errori legati al sistema di pagamento F24, segnalando che tutti coloro che hanno conservato le ricevute di pagamento possono recarsi presso gli uffici comunali TARI, segnalando l’errore così da consentire un annullamento autonomo della cartella di pagamento da parte degli uffici stessi”.