Un confronto all’americana tra candidati al ruolo di sindaco della città di Bisceglie spesso confuso come un comizio in piazza e non privo di toni alti. Nella sede dell’Epass di Bisceglie, in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, Enzo Amendolagine, Angelantonio Angarano, Gianni Casella, Franco Napoletano, Vittorio Fata e Tonia Spina, dopo la personale presentazione, i candidati hanno risposto a cinque domande rivolte dal moderatore Donatello Lorusso riguardanti nell’ordine lavoro, tasse, rifiuti, viabilità e sociale. Prima del confronto saluti introduttivi del presidente Epass prof. Luigi De Pinto.

Sul primo tema Angarano ha spiegato: “Non illudiamo nessuno con promesse di posti pubblici. L’amministrazione, semmai, deve porre le condizioni per creare occupazione”. Casella ha illustrato numeri preoccupanti sul tema: “Il tasso di occupazione in città è pari a solo il 40%, siamo una città povera: è stato speso oltre un milione di euro in incarichi esterni. Questi soldi saranno invece investiti per la crescita della città”. Fata chiarisce: “Occorre agganciare le nostre strutture a una rete aiutandoli con una detassazione incisiva per dare fiato agli imprenditori biscegliesi”. Napoletano tiene a precisare che “il lavoro è un problema nazionale. Si può intervenire affidando le manutenzioni a imprese locali. Inoltre bisogna pensare alla creazione di spazi pubblici per giovani professionisti”. Tonia Spina tiene a evidenziare che “il lavoro non dev’essere argomento esclusivo di campagna elettorale. Hanno chiuso molte ‘confezioni’ e la situazione di disagio dell’Opera don Uva è ancora pressante“. Amendolagine sul tema lavoro spiega che “è utile che il voto non sia condizionato da promesse di alcun genere. Occorre ripartire da serie politiche turistiche per rilanciare occupazione”.

Le tasse hanno rappresentato il secondo tema di discussione. Casella: “A Bisceglie c’è stato un aumento della Tari per famiglie e imprese. Serve invertire la rotta e investire sul territorio, sull’urbanistica e puntare sulla strategia rifiuti zero”. Fata sottolinea: “Sono diminuiti i trasferimenti da Stato a Comune, ciò ha comportato l’aumento delle tasse locali. I bilanci del Comune servono per pagare stipendi, servizi e manutenzione. La Tari aumenta da 20 anni di fila mentre quest’anno è diminuita e abbiamo eliminato l’ecotassa”. Sul tema Napoletano afferma: “I contribuenti virtuosi pagano anche per quelli che non pagano. Serve un grande progetto a livello comunale e agevolare le start up”. Spina sostiene che occorra “tagliare le spese inutili a favore delle famiglie, troppo spesso abbandonate, e delle imprese”. Amendolagine ha rimarcato che è necessario “partire dagli sprechi e dalle inefficienze della macchina comunale”. Angarano sulle tasse: “Le imprese non possono pagare la Tari perché non ce la fanno, perché devono lottare contro l’abusivismo. La tassazione è legata a efficienza e equità”.

Altro tema di dibattito l’igiene urbana. Ha cominciato Fata sostenendo che “abbiamo sbagliato comunicazione verso alcune fasce della popolazione sul tema della differenziata. Occorre che tutti collaborino per una città più pulita”. Napoletano: “Le criticità sono legate al sistema utilizzato. Bisogna fare la differenziata in modo diverso. Tenere pulita la città è la prerogativa essenziale per il turismo e la qualità della vita”. Tonia Spina: “La città è molto sporca per colpa nostra. Nessuna informazione o sensibilizzazione su utilizzo dei mastelli. nel nostro programma c’è la creazione di un’app per segnalare le emergenze. Occorre inoltre spostare il centro raccolta di sant’Andrea perché troppo vicino alle abitazioni”. Amendolagine ritiene che occorra “eliminare le isole mobili: sono discariche a cielo aperto”. Angarano: “La mastellizzazione della città è stato un trauma da cui i cittadini non si sono mai ripresi. Bisogna coinvolgere e informare di più la cittadinanza. Sono del parere che serva aumentare le isole mobili e ecologiche”. Casella rifiuti: “Tremila evasori non anagrafati buttano immondizia nelle campagne. Il progetto è partito malissimo. Non capiamo, invece, che il rifiuto può rappresentare una ricchezza e la soluzione è l’attuazione della strategia rifiuti zero come a Bitetto e a Modugno”.
 
Sulla viabilità Napoletano mette in evidenza che “Le strade cittadine e di campagna sono piene di buche. Serve assolutamente investire di più nella manutenzione”. Tonia Spina: “I parchi sono diventati praticamente privati e non sono fruibili da tutti. L’accesso alle spiagge per i disabili dev’essere garantito”. Amendolagine su tema viabilità: “Siamo da sempre sostenitori della mobilità sostenibile. Occorre inserire in città una centralina che valuti la periodica salubrità dell’aria e incentivare l’uso di navette ecologiche. Le nostre piste ciclabili sono pericolose e ridotte a parcheggi per auto”. Angarano: “La zona 167 non ha parchi ed è un grosso problema. Servono inoltre più vigili in strada che controllino la viabilità e più parcheggi: uno di questi da realizzare assolutamente è quello di Salnitro. Regaleremo una bicicletta a tutti i cittadini che compiranno 14 anni”. Secondo Casella “per migliorare verde pubblico e viabilità servono due aspetti troppo trascurati: programmazione e conoscenza del territorio”. Conclude sull’argomento Fata: “Grazie alle associazioni che gestiscono i parchi. Sono sostenitore della chiusura al traffico di più strade possibili incentivando l’uso dei mezzi pubblici”.

Ultimo argomento trattato è stato il sociale. Parte Tonia Spina che ritiene assurdo “non si sia mai realizzato un censimento delle associazioni cittadine. Basta con contributi dati in prossimità delle festività. Occorre dare una sede a tutte le associazioni. Inoltre teniamo d’occhio gli sport minori che meritano stessa dignità di quelli più seguiti”. Amendolagine: “Serve ripristinare la consulta delle associazioni sociali e creare collaborazioni costanti con le scuole. Noi abbiamo anche pensato al co-housing per anziani per sentire meno quell’emarginazione sociale che li tiene al limite. Inoltre occorre incrementare l’uso del taxi sociale”. Sull’argomento Angarano crede sia utile attuare un censimento dei bisogni (abbandono scolastico, assistenza domiciliare, emergenza abitativa) e attribuire una sede a tutte le associazioni in maniera trasparente”. Risponde Casella: “Nel nostro programma è già stabilito che Palazzo Tupputi diventerà la casa delle associazioni. Per far fronte alle emergenze economiche di molte famiglie abbiamo anche pensato all’istituzione del supermercato sociale come a Molfetta. Inoltre con la riduzione degli stipendi del sindaco, degli assessori e del presidente del consiglio comunale daremo vita a un fondo per il disagio sociale. Occhio alle nostre spiagge che devono essere tutte completamente accessibili”. Fata: “Riqualificheremo orto Schinosa rendendolo un vero e proprio villaggio del wellness”. In conclusione Napoletano: “Quello alla solidarietà sociale è un assessorato che merita la stessa dignità degli altri assessorati. Istituiremo l’anagrafe del bisogno”.

A inizio confronto tutti i candidati hanno sottoscritto un documento in cui si impegnano ad aderire e sostenere, una volta eletti, il progetto “Poliambulatorio Il Buon Samaritano”.