Nel corso della giornata di venerdì 12 settembre il sindaco di Bisceglie Francesco Spina è intervenuto a Chianciano durante la Festa nazionale dell’Unione di Centro.
Il primo cittadino ha toccato un tema attuale e delicato come quello della riforma delle autonomie locali di cui molto si discute da mesi. In merito a tale argomento, oltre all’avvocato Spina, sono intervenuti il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Sottosegretario Angelo Rughetti e il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Attualmente il sindaco Spina ricopre i ruoli di vice presidente Anci Puglia e di membro della Commissione nazionale Anci Servizi Pubblici Locali.
«Tre punti mi preme mettere in luce – ha spiegato Francesco Spina nella sua relazione a Chianciano –: innanzitutto occorre rivedere tutti i sistemi di governance di gestione dei servizi pubblici. Oggi le gestioni sono affidate non ai Comuni o ai sindaci quanto a soggetti diversi quali Servizi Sociali, ARO (Ambito di raccolta ottimale), ATO, Autorità Idrica regionale (gestione depuratori), eccetera. Questo comporta una proliferazione di consulenze e incarichi e di centri di spesa con evidente duplicazione di costi e spreco di risorse pubbliche».
Inoltre il sindaco sottolinea il secondo punto: «L’Istituzione Province come enti di secondo grado costituisce un ulteriore sovrapposizione rispetto ai soggetti gestionali succitati con conseguente aggravio di spesa pubblica. La cosa più aberrante è che tutti questi sistemi di governance non sono elettivi perché di fatto vengono gestiti da soggetti raccomandati dal Palazzo della politica, da burocrati, tecnici e consulenti che non hanno legittimazione popolare. Il federalismo e il sistema delle autonomie locali previsto dalla Costituzione postulava tutt’altro e cioé l’avvicinamento dei cittadini ai momenti decisionali che riguardano i loro interessi e la gestione dei servizi pubblici per ragioni di efficienza, controllo, trasparenza dei procedimenti che comportano una spesa pubblica».
Ultimo aspetto ma non meno importante messo in risalto dal sindaco di Bisceglie: «Occorre riordinare il sistema delle governance attraverso scelte politiche fatte da uomini e donne seri, preparati e onesti. La dignità delle autonomie locali e del rango istituzionale assegnato agli enti pubblici territoriali dev’essere rispettato anche nella fase di individuazione dei rappresentanti istituzionali e quindi nella definizione di modelli elettorali democratici ed efficienti. Per esempio i consiglieri provinciali non possono essere eletti dai consiglieri comunali e dai sindaci, come non possono i sindaci che, in virtù, della riforma elettorale proposta dal Governo, vengono designati queli senatori della Repubblica, essere eletti dai consiglieri regionali. Che si dia la parola sempre al popolo attraverso meccanismo di elezione diretta e non affidata a giochi di Palazzo e a lobby di potere».