“In merito alla polemica circa la manifestazione tenutasi presso la scuola di via Carrara reddito il giorno 14 marzo, tengo a precisare che le informazioni acquisite a seguito di colloquio con la Asl competente indicano come tutti i genitori abbiano avuto il tempo di intraprendere sin dal 2017, qualora ne avessero avuto davvero intenzione, i percorsi informativi in tempo utile per arrivare alla data del 10 marzo – termine ultimo per effettuare le vaccinazioni – in regola e di come i non adempienti siano stati correttamente convocati, anche più volte”, risponde così il consigliere comunale Giuseppe Ruggieri alla replica dei genitori che avevano così descritto la manifestazione: «Si chiarisce – scrive l’avv. Fiorella Liotta, portavoce dei genitori che hanno protestato, – che il flash mob tenutosi fuori dalla scuola Carrara Reddito non rappresentava una manifestazione no vax. Lo scopo della protesta non andava contro i vaccini, bensì contro la confusione generata dal decreto mille proroghe che ha lasciato i dirigenti ed i genitori in questa situazione di incertezza sulla corretta applicazione dei dettati normativi vigenti. In particolare in quella scuola sono rimasti fuori bambini che avevano seguito l’iter previsto dalla norma ed avevano già avviato un percorso informativo con la ASL o l’iter vaccinale. Tali allontanamenti, peraltro, si è dell’avviso che siano stati eseguiti con procedure che possono essere considerate in violazione della normativa sul rispetto della privacy».
“E’ utile anche precisare”, continua il consigliere Ruggieri, “che, come da disposizioni regionali, tutti i soggetti a rischio di allontanamento abbiano sempre avuto diritto all’accesso alle vaccinazioni in via prioritaria e immediata, quindi senza prenotazione e rischio di code o attese. La pretesa di mascherare goffamente una manifestazione no-vax nei pressi di una scuola, quindi, non cambia la sostanza dei fatti”, sottolinea Ruggieri, “L’interpretazione della norma, fornita dai protestatari e dai loro rappresentanti, è forzata, strumentale ad un uso ideologico e, soprattutto, non tiene conto dei veri valori in gioco. Quindi si rinnova piena solidarietà ai dirigenti scolastici che responsabilmente mettono in atto a norma di legge i provvedimenti in difesa della salute pubblica”.