“Ho più volte dichiarato pubblicamente che per la città sarebbe stato opportuno voltare pagina dopo un ciclo politico durato quasi 25 anni e che aveva avuto fra i protagonisti gli ultimi due sindaci della città. Le caratteristiche delle civiche rimaste in competizione, la frammentazione del consenso e la certezza che, comunque vada, Bisceglie avrà un nuovo sindaco mi induce ad indicare a tutti gli elettori democratici, e in generale del centrosinistra, che hanno sostenuto con convinzione il progetto alternativo a Napoletano-Spina, un’assoluta libertà di scelta durante il ballottaggio“. Queste le dichiarazioni dell’Onorevole Francesco Boccia in vista del ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco di Bisceglie, previsto per domenica 24 giugno.  

“Con il ballottaggio di domenica prossima i biscegliesi saranno chiamati a votare per l’elezione del nuovo sindaco e, indirettamente, per i consiglieri comunali collegati che li rappresenteranno nei prossimi cinque anni. È stata una competizione elettorale”, sottolinea Boccia, “condizionata da un altissimo numero di liste civiche, 31. Numeri che devono far riflettere tutti. La maggior parte delle liste purtroppo non erano il risultato di un’evoluzione in senso civico dell’organizzazione di singole associazioni o comitati, ma il tentativo maldestro di organizzare il consenso capillare sul territorio, quasi condominio per condominio. Questo modello culturale, molto diffuso negli ultimi anni”, dichiara, “spero venga definitivamente archiviato al termine di questa tornata elettorale”. 

Il deputato del Partito Democratico analizza il modus operandi della campagna elettorale affermando che, “Gli effetti di questo modello portano alla frammentazione della rappresentanza e alla inevitabile trattativa dei singoli consiglieri con il potenziale sindaco di domani. Alimentare trattative politiche tra singoli è un errore e non aiuta ad aprire una nuova stagione politica a Bisceglie all’insegna della partecipazione libera che emancipa tutti gli elettori, soprattutto quelli in condizioni di bisogno maggiore, dal caporalato politico che tanti danni ha fatto. Solo pochissime liste”, dichiara il capogruppo in Commissione Speciale alla Camera, “hanno avuto una sana competizione interna e, non a caso, le prime due liste che hanno ottenuto il consenso maggiore in città fanno riferimento ai candidati legati a due partiti nazionali: Vittorio Fata con una civica espressione del Pd e Vincenzo Amendolagine per il M5S. Rappresentanti entrambi di due raggruppamenti politici che, sicuramente, daranno vita ai gruppi consiliari di Pd e M5S”. 

“Insomma, si è superato il passato ma siamo ancora distanti dal futuro: immagino che si tratterà di un’amministrazione di transizione. Auguro, comunque”, conclude Francesco Boccia, “sin d’ora a chi diventerà sindaco di Bisceglie, di lavorare nell’esclusivo interesse della città e a chi perderà il ballottaggio di collaborare lealmente, vigilando sull’operato della nuova maggioranza, ma con un’attenzione e una cura per la città che i biscegliesi meritano. Da deputato sarò sempre al servizio della mia città come di tutte le altre comunità della nostra splendida Puglia”.