“La svolta promessa… prendere impegni e non mantenerli!”, è l’incipit del pensiero che il consigliere comunale Francesco Spina affida al personale profilo Facebook in seguito alla ricezione della convocazione del prossimo consiglio comunale del 27 settembre.

“Il 1° agosto avevano garantito di portare immediatamente in consiglio comunale i debiti fuori bilancio contratti negli ultimi mesi in materia di igiene urbana, ma nella convocazione appena ricevuta, dopo più di cinquanta giorni, non risultano ancora inseriti questi punti e ciò è gravissimo in termini di rispetto della legge e delle istituzioni“, tuona Spina, “Sono in questo momento congelati un milione e mezzo di euro destinati al pagamento di questi debiti e si tratta di denaro dei cittadini che potrebbero essere destinati a finalità sociali e a dare occupazione e lavoro“.

“Perché non si portano in consiglio questi punti importanti per l’igiene e per l’aumento eventuale della Tari?”, chiede Francesco Spina che aggiunge: “Proposta all’amministrazione Angarano: se vi siete accorti dopo la nostra segnalazione che stavate sbagliando a pagare sull’unghia un milione e mezzo senza controllare le fatture… se vi siete accorti che rischiate il dissesto dei conti e l’aumento della Tari… se vi siete accorti che qualche volta ascoltare i consigli di chi ha esperienza e coraggio può servire al bene comune… allora portate in consiglio comunale questi debiti presunti e respingiamo insieme il pagamento fuori contratto di oltre un milione e mezzo“.

Spina poi evidenzia: “Con i soldi destinati e già stanziati il 1° agosto per questo pagamento aiutiamo i cittadini più indigenti. Durante il mio mandato non ho mai riconosciuto debiti fuori bilancio in materia di igiene urbana perché sappiamo che determinano l’aumento automatico della Tari. Iniziamo insieme una piccola grande svolta: quella di ascoltare le proposte di chi, dall’opposizione, ha il compito istituzionale di controllare e proporre cose importanti per i cittadini e soprattutto di evitare la deriva verso i lidi pericolosi dell’illegittimità e del dissesto finanziario”, conclude l’ex primo cittadino.