“Adesso posso dire di essere un parlamentare libero, che agisce con la sua propria testa e che opera per favorire il territorio che lo ha eletto e non un telecomandato come avviene in un partito in cui non mi riconosco più e che dirige, plagia e, per l’appunto, telecomanda”. Non sono certo tenere le parole che il deputato biscegliese, che proprio nella giornata di ieri ha lasciato il Movimento 5 stelle per passare nel Gruppo Misto, dichiara in un’intervista rilasciata a Bisceglie24.
“Da subito ho fiutato che eravamo impossibilitati a esprimerci, semplicemente a esprimerci e a rilasciare dichiarazioni”, sottolinea Galantino, “I primi mesi da deputato sono stati duri: non potevamo rilasciare interviste o dichiarazioni se prima non si riceveva un placet dall’alto. Cosa che il più delle volte non accadeva e non accade. Sono entrato nel Movimento per cambiare il sistema, sono uscito dal movimento affinché il sistema non cambiasse me”.
“Perché, come intendevano fare, bisogna affossare il Governatore Emiliano nel momento in cui si prodiga in favore di un territorio della Regione che presiede e che amministra? Perché il Ministro della Salute non ferma un atto che va contro una comunità intera?”, si chiede l’on. Galantino, “Ho deciso di abbandonare il Movimento e non tornerò sui miei passi, anzi: vedrete, dopo di me seguiranno tante altre fuoriuscite di colleghi stanchi di dover esclusivamente obbedire ai vertici”.
“Se mi ha chiamato qualcuno tra ex colleghi di partito o dei dirigenti nazionali? Nessuno. Per questo partito i rapporti umani e le relazioni interpersonali sono rappresentate solo da internet”, dichiara l’ormai ex pentastellato, “Non risponderò a nessuno d’ora in poi: solo a me stesso e alla volontà di far valere le ragioni del territorio che mi ha permesso di accedere alla Camera dei Deputati”.