“Ancora una volta non è stato consentito alla minoranza del circolo del Partito Democratico di Bisceglie di discutere il documento della segreteria sulla situazione politica cittadina”. Ad affermarlo è Tommaso Galantino, componente esecutivo provinciale del Pd della Bat, in completo disaccordo con la linea politica del suo partito a Bisceglie.

“Continua l’offensiva, la crociata dei locali dirigenti del Pd e dei rappresentanti dei partiti di centro destra contro il sindaco Spina, e non solo. Sembra un incubo per loro, sembra che lo sognino anche di notte, sono prigionieri di un complesso che si portano dentro e da cui non riescono più a liberarsi. Un’idea fissa che li strugge e li divora, una sorta di parossismo. Evidentemente lo temono, altrimenti non ci sarebbe tanto accanimento e la voglia di tenerlo lontano dal Partito Democratico”, sostiene Galantino. “Pervicacemente ostinati nel sostenere una linea politico-amministrativa del tutto incomprensibile e senza senso, il locale Pd continua a chiudersi sempre più a riccio e non vede ciò che accade intorno al nostro partito, ormai accerchiato da destra e da sinistra”.

L’analisi dell’esponente del Pd si sposta poi sul piano nazionale: “C’è il movimentismo populista e moralistico dei grillini che lucrano, speculano, cavalcano quotidianamente tutti gli scandali che si verificano in quasi tutti i settori della vita pubblica ad opera di individui senza scrupoli e corrotti (non solo politici!). Come sappiamo l’uomo è nato con il peccato, la corruzione ed il malaffare fanno parte, sono parte integrante di un sistema che si è incancrenito nel tempo. Ci sono, per fortuna, persone serie, sane ed oneste, e c’è anche la buona politica. Vedere tutto nero è sbagliato, così come non si deve fare dell’erba tutto un fascio. Abbiamo poi una destra che ha sgovernato per quasi un ventennio l’Italia e che si sta sbriciolando, in una violenta resa dei conti, sotto i colpi delle diverse scissioni, da Alfano a Fitto a Verdini alla Meloni. Queste forze politiche sono accomunate da spinte antieuropeiste che mirano a portare l’Italia fuori dall’euro, con le conseguenze catastrofiche ed immaginabili per tutti noi, fuori dalla Nato, che sono contro una politica dell’accoglienza tanto voluta da Papa Francesco e che lavorano per una soluzione di respingimento dei profughi e per l’affondamento dei barconi. E’ questo che vogliono Grillo e Salvini. Ecco perché serve un PD forte, che occupi la centralità degli schieramenti politici e che garantisca la governabilità e la stabilità del Paese e delle città”.

“Come si fa a non capire i rischi che corriamo e che, di conseguenza, abbiamo la necessità di una strategia di alleanze che sia inclusiva di tutte le forze ed espressioni politiche democratiche, laiche, cattoliche, ambientaliste, progressiste ma soprattutto riformiste e di sinistra democratica europea”, sostiene Tommaso Galantino. “Serve una cultura di Governo che metta insieme tutte quelle esperienze consolidate e di centro-sinistra che, piaccia o no, nonostante tutto ciò che di negativo c’è pure, hanno fatto crescere la nostra città e la nostra democrazia.

E il componente esecutivo provinciale del Pd della Bat torna poi ad analizzare la politica locale: “Spina può anche non piacere a qualcuno (anche a quelli che ci parlano in privato), però oggi rappresenta una posizione politica orientata e proiettata al centrosinistra, ha rappresentato, coordinato ed appoggiato nell’ultima competizione elettorale regionale le liste del Candidato presidente e segretario regionale del Pd, il governatore eletto Michele Emiliano” continua Galantino. “Noi non siamo, e non lo saremo mai, tra coloro che per fare dispetto alla moglie si procurano danni ed amputazioni. Per cui attenti a non perseguire una politica di sfascio ovvero del tanto peggio, tanto meglio. Consegneremmo il nostro Comune in mani inesperte che potrebbero vanificare tutto il lavoro svolto fin qui. Tradiremmo una tradizione democratica della nostra città e deluderemmo quanti prima di noi hanno amministrato Bisceglie. Riflettiamo con serenità d’animo e con determinazione. Se poi il problema consiste nel vedere Spina solo come concorrente, beh allora diciamo che in democrazia è il popolo che sceglie. Qui a Bisceglie molti la pensano così”, conclude Galantino.