Non condivide nulla il Movimento 5 Stelle del decreto legislativo 133/2014 “Sblocca Italia” del Governo Renzi e, pertanto, la delegazione cittadina del movimento ha organizzato per domenica 23 novembre in Piazza Vittorio Emanuele II (lato Bar Jolly) una giornata di raccolta firma per chiederne la cancellazione.
Dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21:30, muniti di documento in corso di validità, sarà possibile firmare la sottoscrizione dei 5 Stelle.
«Il progetto energetico del Governo Renzi – spiegano gli attivisti del Movimento – va verso l’incenerimento dei rifiuti (dichiaratamente cancerogeno per l’uomo), le estrazioni petrolifere sul suolo (che contaminano la nostra acqua potabile), le trivellazioni in mare (che inquinano irreversibilmente la nostra preziosa risorsa)».
Il gruppo locale 5 Stelle raccoglie le firme dei cittadini per chiedere alla Regione Puglia di impugnare dunque il D.L. “Sblocca Italia” e di ricorrere alla Corte Costituzionale contro gli Art. 36, 37 e 38 del Decreto.
«Secondo la Strategia energetica nazionale (Sen) entro il 2020 – continuano gli attivisti –, in Italia si vuole più che raddoppiare l’estrazione di idrocarburi, fino a 24 milioni di barili all’anno, ma mancando un piano energetico nazionale puntuale, si tratta di un esperimento economico sporco e pericoloso. Il Governo parla di 40.000 posti di lavoro grazie alle trivelle ma il ramo occupazionale legato all’efficienza energetica e fonti rinnovabili è enormemente più ampio e importante: si potrebbero creare 160 mila posti di lavoro l’anno per dieci anni. Intanto l’intero mare Adriatico è sempre più oggetto degli interessi economici delle compagnie petrolifere di tutto il mondo. Nel 2011 solo nel medio-alto adriatico sono operative 50 piattaforme (oltre a 940 pozzi per l’estrazione del gas). Le più recenti scoperte di giacimenti si trovano a profondità superiori a 500 metri con una densità di catrame pelagico pari a 38 milligrammi per metro quadrato».
E in conclusione: «Occorre quindi abbandonare questa politica energetica miope orientata sulle fonti fossili e spostare l’attenzione e le risorse sulle rinnovabili, sull’efficienza e sul risparmio, facendosi promotori di politiche internazionali di tutela di tutto il mar Mediterraneo».
Foto copertina: http://m5sbariano.wordpress.com