L’ex vice segretario del Pd biscegliese Gianni Naglieri, da tempo in contrasto col suo vecchio partito, ha deciso di aderire alla nuova formazione Articolo 1 – Mdp coordinata dall’on. Roberto Speranza. Ad annunciarlo è Naglieri stesso attraverso una nota stampa. “La politica è prima di tutto passione, formazione, idee, confronto e sintesi. Elementi essenziali per costruire una comunità, in particolar modo se si parla di vivere all’interno di un partito politico”, esordisce nella nota Naglieri, “Il Pd ad oggi sembra aver smarrito gran parte di questi elementi, perdendo di vista quei principi fondativi che solo dieci anni fa avevano spinto le forze di centro e di sinistra a trovare una sintesi, rinunciando a pezzi di sovranità politica per arginare e sconfiggere la deriva populista e demagogica di destra”.
“Si perdono di vista le esigenze reali dei cittadini senza che nessuna analisi critica e alcuna strategia per riconquistare credibilità vengano messe in conto”, continua nella lettera, “E non è certo con i soliti slogan o viaggi in treno che si può ricucire lo strappo con un elettorato che vive sulla propria pelle il dramma di una crisi economica senza fine e che ha ormai ridotto allo stremo anche quel ceto che fino a dieci anni fa poteva dirsi medio borghese”.
Ed ecco che Naglieri entra nel merito delle motivazioni di tale scelta: “Aderisco ad Articolo 1 – Mdp, e non poteva essere altrimenti, perché qui stanno tutte le ragioni dell’impegno civico e politico, per costruire e radicare un campo di esperienze democratiche e progressiste legate alle culture socialiste, cattoliche democratiche e ambientaliste, al mondo civico dell’associazionismo e del volontariato, alla grande mobilitazione popolare e sindacale ed avendo come obiettivo la giustizia sociale”. “L’unico modo per arginare l’onda populista”, scrive Naglieri, “è quello di tornare a essere popolari. Ciò significa recuperare il rapporto con le periferie, quelle politiche, sociali, culturali. Ora tocca a noi dare risposte chiare, inclusive che riportino la sicurezza sociale nella vita quotidiana di ciascuno e rispondano a un’esigenza di protezione declinata secondo valori etici, propri di un centrosinistra moderno”.
“Aderisco a questo movimento per ogni giovane senza prospettiva, disoccupato o precario; per ogni lavoratrice demansionata al rientro dalla maternità, famiglia arcobaleno senza tutele; per ogni anziano senza assistenza, malato che rinuncia a curarsi, disabile senza le giuste strutture; per ogni territorio dilaniato dall’incuria, ogni opera pubblica inquinata dalla corruzione; per tutti quei bambini che non avranno le stesse opportunità di un loro coetaneo. L’ho fatto perché tutto questo è talmente ingiusto da fare male”.