“Quello del 5G è un problema che sta preoccupando l’intero territorio nazionale. La nostra iniziativa cerca di destare dal torpore l’attuale amministrazione”. Con queste parole, Alfonso Russo, consigliere comunale d’opposizione per il gruppo Nel Modo Giusto, ha presentato la proposta di iscrizione all’ordine del giorno per il prossimo consiglio comunale relativamente all’emanazione di una Ordinanza che vieti, a chiunque, la sperimentazione o l’installazione del 5G sul territorio comunale. “Chiediamo alle altre forze politiche di appoggiare la nostra battaglia. Per i 72 emendamenti che abbiamo presentato all’amministrazione, abbiamo ricevuto sempre risposte scontate. Già lo scorso 19 aprile avevamo richiesto una moratoria per l’installazione delle antenne 5G, ma invece siamo fermi da mesi. Questa è una tematica che non ha connotazione politica, perché si tratta di salvaguardare la salute dei nostri concittadini”, ha proseguito Russo in conferenza stampa. “Lotteremo duramente affinché questa richiesta possa avere la giusta attenzione. E siamo pronti ad usare anche altre forme di protesta non politica”.
In conferenza stampa è poi intervenuta l’avvocatessa Elisabetta Mastrototaro, presidente del gruppo Nel Modo Giusto: “Il problema del 5G dovrebbe interessare tutti. Per questo chiediamo di abbattere le barriere politiche e chiediamo a tutti di unirsi a noi. Non diciamo no al 5G a priori, ma vogliamo comprendere quali sono gli eventuali rischi per l’ambiente e la salute. Anche dopo l’appello dell’Ordine dei Medici di Torino a sospendere il 5G e dopo la presa di posizione di alcuni sindaci come quello di Scanzano Jonico. Nelle prossime settimane organizzeremo anche convegni ad hoc per approfondire il tema. Per comprendere e capire. Chiediamo agli scienziati: quanto ci costerà essere ipertecnologici e iperconnessi? Riteniamo sia giusto ricorrere al principio di precauzione”. Dello stesso avviso anche il segretario Stefano di Bitonto: “Chiediamo che, fino a quando non emergano evidenze scientifiche meno contrastanti tra loro, venga sospesa la sperimentazione del 5G. Non vogliamo opporci a qualsiasi tipo di innovazione, ma chiedere responsabilità. Ci sono richieste di moratoria anche alla Camera e al Senato, quindi la situazione non è circoscritta a livello locale”.
Presente alla conferenza anche Vincenzo Valente, esponente della lista Bisceglie d’amare, che da tempo segue le iniziative del gruppo Nel Modo Giusto: “Il sindaco è la massima autorità sanitaria, quindi è naturale rivolgersi a lui. Chiediamo di valutare l’opportunità affinché il sindaco emetta ordinanza di divieto per l’installazione. Gli aspetti tecnico-scientifici della vicenda sono ampiamente illustrati nei documenti pubblici, come quello del 19 aprile scorso, e diverse istituzioni hanno già intrapreso percorsi analoghi. Dobbiamo considerare i rischi a cui andiamo a sottoporre la popolazione, dai più anziani ai bambini. Per citare Lorenzo Tomatis, dico che non possiamo considerare la specie umana come un gruppo di cavie”.
“Il gruppo è compatto e i cittadini biscegliesi quotidianamente ci chiedono informazioni sul tema. Ci chiedono di stare molto attenti a questa situazione. Quello alla salute è un diritto costituzionale. Non lasceremo neanche un centimetro durante questa battaglia”, ha infine concluso Mauro Sasso, consigliere comunale d’opposizione.