Garofoli: “Il movimento cooperativo invoca un unico criterio per il calcolo del valore venale”. Boccia: “Dentro queste differenze appaiono evidenti delle speculazioni edilizie amministrative; è bene che la cittadinanza biscegliese se ne renda conto”
Il destino dei residenti in zona 167 e le tante problematiche nate sin dal giorno della sua progettazione, sono stati il tema principale dell’incontro: “Diritto alla casa e programmi urbanistici”, organizzato dalla sezione cittadina del Partito Democratico, tenutosi ieri ( 9 maggio ndr.) presso le vecchie segherie Mastrototaro. Alla serata hanno preso parte l’On. Francesco Boccia, il Consigliere Regionale Filippo Caracciolo, il Consigliere Comunale Angelantonio Angarano ed il responsabile SUNIA BAT-BA Angelo Garofoli.
Proprio l’intervento di Garofoli ha catalizzato l’incontro andando a snocciolare tutte le falle emerse dal progetto della zona 167: “Da presidente di una delle cooperative e da residente della 167 esprimo tutto il disagio che vivono con me le cinquecento famiglie occupanti i 26 lotti. I lavori partiti nel gennaio 2010 e completati negli otto mesi successivi, opere di urbanizzazione annesse – continua – fanno della zona 167 un quartiere modello, anche se il lato sud non è ancora completato. L’aver espropriato i terreni ad un costo di circa 58 euro a mq, nettamente inferiore al reale valore di mercato, che si posiziona sui 150 euro a mq, costringe noi residenti a dover pagare ulteriori ingenti somme a conguaglio, considerando che la metà dei ricorsi intentati dai proprietari dei terreni espropriati sono stati già persi dal comune per un ritardo nella procedura da parte di ben quattro avvocati incaricati. Lo scandalo che stiamo subendo ha del clamoroso – afferma Garofoli – ma non resteremo fermi a guardare. Il movimento cooperativo invoca un unico criterio per il calcolo del valore venale; e considerando che negli ultimi anni a Bisceglie si sono espressi ben 47 valori venali diversi, la nostra posizione prende ancor più forza. Noi della zona 167 non vogliamo pagare gli errori e la mancanza di buon senso di chi ci amministra e che in pratica alla fine ci porterebbe a pagare una somma pari o superiore a quella del libero mercato, dimenticando che qui si parla di edilizia convenzionata”.
Un grido d’aiuto, quello dei residenti della 167, che l’On Francesco Boccia commenta: “Quella della zona 167 è una delle tante storie oscure della nostra storia cittadina recente e delle scelte fatte dall’amministrazioni comunali che hanno governato in quegli anni. Purtroppo la nostra generazione – continua – come spesso capita, si trova a dover trovare soluzioni per problematiche nate venti o trent’anni fa. Il destino delle famiglie della 167 ha pari dignità rispetto a quelle dei proprietari dei terreni espropriati; ma anche i cittadini biscegliesi, contribuenti comunali, devono essere al corrente di quanto accade. Il PD andrà avanti in questa storia, verificando in consiglio comunale l’impatto che questa vicenda ha avuto sulle casse del comune, in verifica di bilancio. Dentro queste differenze appaiono evidenti delle speculazioni edilizie amministrative; è bene che la cittadinanza biscegliese se ne renda conto”.
Vicinanza alle problematiche della 167 esprime anche il Consigliere Regionale Filippo Caracciolo: “A livello regionale, con l’Assessore Barbanente seguiamo da vicino questa intricata situazione. Anche io ho vissuto in prima persona i disastri compiuti dalla mia città, Barletta, riguardo all’edilizia convenzionata e con problematiche ancor più disagevoli per i residenti, vista la mancanza di completamento di opere di urbanizzazione. Il diritto alla casa e la sua tutela – conclude Caracciolo – deve essere garantito a tutti e noi vigileremo affinchè questo venga rispettato”.
“Non siamo qui per fare demagogia, ma per rendere noto ai cittadini quanto accade nella zona 167 ormai da tanti anni” queste le parole con cui il Consigliere Comunale Angarano va a chiudere l’incontro: “Questo argomento deve riguardare tutta la città di Bisceglie, cosi da rendersi conto del lassismo persistente da parte dell’amministrazione. Servono soluzioni innovative, come quella messa a disposizione dalla Regione Puglia, riguardante le “cooperative di comunità”, con contributi ai residenti che vogliano produrre vantaggi in favore del quartiere, rendendolo accogliente e integrato con il resto della città e producendo risparmio per le casse degli enti locali. Emerge un disagio abitativo evidente – conclude Angarano – ed il PD vigilerà per far si che la situazione possa migliorare”