“È arrivato il momento, dopo le reiterate calunnie e le bieche strumentalizzazioni subite in questi mesi, di dire ai cittadini tutta la verità sulla Green Card, documenti ufficiali alla mano, affinché ognuno possa farsi la propria idea”. Esordisce così il comunicato stampa diffuso dal vice sindaco Angelo Consiglio su quello che viene definito il “pasticciaccio” della Green Card. “Tutto parte con la delibera di giunta 317 del 22/10/2014 con la quale si approvò il disciplinare che stabiliva i premi in denaro e i limiti massimi di conferimento in un anno. Dopo soli due mesi, però, con la delibera di giunta n. 415 del 31/12/2014, il disciplinare venne già modificato perché si prese atto che i quantitativi di rifiuti intercettati si sono rivelati inferiori alle previsioni”, spiega Consiglio. La delibera indica le cause di questo insuccesso nella “insufficiente motivazione generata dall’entità del beneficio economico”, in “un’azione informativa che non si è pienamente concretizzata”, nella “non favorevole ubicazione del centro di raccolta di via Salsello” e infine nella “non ottimale programmazione degli orari di conferimento”.
“L’unica cosa sulla quale si intervenne, però, sono i premi in denaro e la massima quantità di rifiuti conferibili annualmente, che subirono un aumento esponenziale, spropositato anche rispetto all’auspicato aumento della percentuale differenziata”, prosegue il vice sindaco. “Per le utenze domestiche, ad esempio per ogni chilo di carta si passò da una premialità di 5 centesimi ad una nuova di 20 centesimi! E le proporzioni sono simili per le altre categorie di rifiuti. È chiaro che si trattasse di una fase incentivante “straordinaria” e molto onerosa per le casse comunali. L’obiettivo era aumentare le basse percentuali di raccolta differenziata (la media in quel periodo di attestava intorno al 25%), effettuata soltanto attraverso i cassonetti pubblici per strada. L’assurdità è che questa super incentivazione da straordinaria si è trasformata in ordinaria ed è restata in vigore per anni, persino dopo che, a fine 2016, nelle festività natalizie, ovvero il periodo meno opportuno, senza un adeguato preavviso e un’opportuna comunicazione alla Città, si passò al servizio di raccolta porta a porta. Nel cittadino si è così ingenerata confusione e il Comune si è trovato a pagare sia il porta a porta, che le onerosissime premialità per chi continuava a conferire alle isole ecologiche”.
I numeri riportati da Consiglio sono i seguenti: per gli anni 2015 e 2016 le risorse impiegate sono state ben 308mila euro a fronte di una percentuale di raccolta differenziata che dal 2014 al 2015 è cresciuta solo del 3,07% (dal 24,03% al 27,1%) e tra il 2015 e il 2016 solo del 2,59% (dal 27,1% al 29,69%). “Forse, a fronte di un incremento così scarso, sarebbe stato meglio impiegare quei soldi diversamente, come la realizzazione di altre isole ecologiche. Sta di fatto, che ben presto il sistema è diventato economicamente insostenibile per le casse comunali e per l’aggravio che questo sistema ha sulla Tari”, afferma il vice sindaco.
Cosa è stato fatto quindi dall’attuale amministrazione? “Appena insediati, a luglio 2018, abbiamo affrontato questo problema e, nostro malgrado, abbiamo scoperto che le risorse per le premialità relative al 2017 non erano state stanziate in bilancio. A quel punto, pur potendo limitarci a scaricare la colpa su chi aveva fatto roboanti promesse per poi lasciare le cambiali, ci siamo comportati da amministratori responsabili stanziando 70mila euro per far fronte al 2017, togliendo risorse da altri settori, perché erano somme che non erano state previste nel calcolo della Tari del 2017. È vero, le premialità spettanti sono state erogate con una riduzione, ma questo è previsto dal Regolamento per la disciplina del centro comunale di raccolta, approvato dall’amministrazione uscente. Così come sempre l’Amministrazione Angarano ha stanziato con la manovra di assestamento di bilancio, altri 280mila euro per le premialità 2018 e 2019. A breve, inoltre, si procederà ai pagamenti relativi al 2018”.
È stata quindi interrotta quella che viene definita la “fase super incentivante”, riportando le premialità, per il futuro, ovvero da ottobre 2019 in poi, ad un livello “più sostenibile, sia concettualmente che economicamente”, ovvero quelle stabilite con la delibera di giunta 317 del 22/10/2014. “Non aveva più senso, infatti, incentivare con premialità altissime il conferimento alle isole ecologiche come nel 2014, quando non esisteva il porta a porta. La situazione è totalmente cambiata, e con essa le necessità. Oggi occorre spingere sul porta a porta, che se effettuato con criterio può far schizzare la raccolta a percentuali altissime. Lo dimostrano i risultati che si stanno conseguendo con la zona sperimentale del quartiere Sant’Andrea, dove tra luglio ed agosto scorsi si è raggiunto una percentuale di raccolta differenziata dell’88%. Chi vorrà, in ogni caso, potrà continuare a conferire ai centri di raccolta, ricevendo premialità in denaro”, conclude Angelo Consiglio.