“I cittadini ci chiedono di essere all’altezza della responsabilità che ci è stata affidata con il 40% dei consensi, quella di governare il Paese, scrostandolo dalle vecchie incrostazioni, per uscire dalla crisi e rimettere in moto l’occupazione. Quel 40% è frutto della speranza di cambiamento che è stata riposta in noi ma anche la richiesta di costruire un partito forte, vero, che sapesse raccogliere la sfida e offrisse un contributo per riannodare i fili di una società sempre più lacerata. Ci stiamo impegnando e stiamo puntando sul cambiamento rispetto al passato. Le riforme vanno proprio in questa direzione. E la discussione per arrivare ad esse è fondamentale”. Sono le parole di Lorenzo Guerini, vicesegretario nazionale del Partito Democratico, che lunedì 18 maggio ha fatto tappa a Bisceglie per sostenere la campagna elettorale del Pd alle imminenti elezioni regionali e la candidatura di Ruggiero Mennea, consigliere regionale che punta alla rielezione. Al tavolo dei relatori anche il parlamentare Gero Grassi, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera dei Deputati, e Giovanni Battista Bruni, figura storica della politica biscegliese. Hanno portato i saluti, inoltre, Roberta Rigante e Agostino Cafagna, rispettivamente segretario cittadino e provinciale del Pd. “Dalle elezioni regionali può arrivare una grande spinta per quel processo di cambiamento che stiamo realizzando in Italia. Per questo bisogna sostenere i candidati, come Ruggiero, radicati nel territorio, che ne conoscono la storia e sono parte della storia”, ha aggiunto Guerini nella sala Epass, affianco alla chiesa della Misericordia. “E Ruggiero deve sapere che il suo compito è di portare avanti questa esperienza con dignità per poi trasmetterla a chi gli succederà. Abbiamo il compito e il dovere di far crescere la classe dirigente che verrà dopo di noi. È questa la differenza tra un partito-comunità e un partito personale, che nasce, cresce e muore con il suo leader, come sta avvenendo nel centrodestra”.
“Nel Pd che alcune volte è abile a farsi del male, noi rappresentiamo quella fetta del partito che sostiene fedelmente il governo, che non fugge e si assume le proprie responsabilità”, ha affermato invece Gero Grassi. “Mercoledì approveremo la riforma della scuola vagliando gli emendamenti. È finito il tempo in cui si discute e non si approvano le riforme. Ora discutiamo, come è giusto che sia, ma approviamo le riforme. E chi vota contro sbaglia poiché in un partito dopo la discussione bisogna dimostrare compattezza. Aldo Moro, quando istituì la scuola dell’obbligo fino alla terza media fu subissato da migliaia di lettere di proteste, eppure si trattava di una decisione che si è rivelata giustissima. Per il Jobs Act abbiamo ricevuto moltissime critiche, eppure il Pil è tornato a crescere. Non sono renziano ma chi osteggia questo governo vuole far arretrare l’Italia”. E sulle regionali: “Emiliano ha ben governato a Bari e farà lo stesso in Regione. Mennea ha rappresentato questa provincia con serietà e competenza. Con loro la Puglia andrà avanti nel nome del bene collettivo”.
“In questo periodo difficile abbiamo il dovere di ridare fiducia e motivazione”, ha sostenuto Ruggiero Mennea. “È un momento straordinario e unico per la Puglia: bisogna scegliere la classe dirigente che faccia fare alla regione il grande salto per uno sviluppo sostenibile e l’occupazione. Nella prossima programmazione 2014-2020 ci sono 14 miliardi di euro che serviranno per le infrastrutture, le opere pubbliche, la difesa del suolo e della costa, il rilancio dei settori in crisi. Negli ultimi cinque la Puglia è migliorata. Abbiamo tagliato tre miliardi di euro dalla spesa sanitaria, uno degli elementi del bilancio che destavano preoccupazione. Abbiamo predisposto misure a sostegno delle imprese, come le Zone Franche Urbane e le Zone ad economia speciale, finalizzate anche a creare occupazione, così come la legge regionale per l’artigianato e la legge per il commercio. Con la norma sugli ecomusei e l’istituzione di ‘Borghi e terre d’Ofanto’, la prima rete dei borghi più belli di Puglia, abbiamo gettato le basi per valorizzare le nostre peculiarità paesaggistiche, storiche e culturali in ambito turistico. Con i finanziamenti che arriveranno con il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 potremo rilanciare il settore agroalimentare, motore dell’economia del nostro territorio e della regione”. In chiusura il consigliere regionale del Pd si è soffermato sulla Casa Divina Provvidenza: “Non possiamo consentire che venga svenduta ma dobbiamo fare in modo che resti nella disponibilità del territorio. Una Cdp pubblica potrebbe essere la migliore risposta per un’offerta sanitaria degna di questo nome”.