“Ha avuto un coraggio da leoni facendo sì che, in un momento molto difficile del nostro Paese, progressisti e moderati si saldassero, isolando la destra estrema che circondava l’Italia tra Grecia, Portogallo e Spagna. Ha azzardato, ha giocato in contropiede e, oltre ad aver evitato la svolta a destra, quella stagione politica introdusse temi di pensiero lungo e produsse grandi risultati come il servizio sanitario nazionale, la legge Basaglia, la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza”. Con queste parole sul grande statista del Partito Comunista Italiano, Pier Luigi Bersani ha inaugurato stamane la mostra “Enrico Berlinguer e lo sguardo degli artisti” alle Vecchie Segherie Mastrototaro, insieme a Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. l’Onorevole Titti Di Salvo, dell’Ufficio di Presidenza gruppo PD alla Camera dei Deputati, e Pierpaolo Treglia, Segretario regionale Giovani Democratici Puglia. Assente Michele Emiliano, nonostante fosse stata annunciata anche la sua presenza.
“Oggi bisogna riscattare la politica. I giovani hanno la sfida di dimostrare che può esistere una politica pulita, perché senza politica vincono certamente i più forti. Non è difficile rimanere onesti in politica, basta esserlo. E Berlinguer in questo ci può dare una grande mano perché ci ha insegnato che la politica ha a che fare con la morale e la cultura e che ci deve essere un rapporto tra parole e fatti”, ha aggiunto tra gli applausi Bersani che, successivamente, quando la discussione ha toccato la politica contemporanea, il patto del Nazareno e il doppio incarico di Matteo Renzi, Segretario del Pd e Presidente del Consiglio, non ha risparmiato una stoccata al Premier: “Certo che dai pensieri lunghi ai tweet bisogna che ci mettiamo dentro qualcosa”.
A fare gli onori di casa è stato Francesco Boccia: “Questa bellissima mostra, presentata a Montecitorio per la prima volta e ora saggiamente in giro per l’Italia, serve agli italiani per raccordarsi con la politica con la P maiuscola, perché intorno alla figura di Berlinguer si racconta la storia del nostro Paese”, ha sottolineato in apertura il parlamentare biscegliese, prima di cedere la parola al moderare dell’incontro, il direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tomaso.
“Il rapporto tra etica e politica è il fulcro del pensiero di Berlinguer”, ha sostenuto Titti Di Salvo. “Ci sarebbero tanti aspetti di Berlinguer su cui vorrei soffermarmi, ma mi limito a ricordare due punti: la sua lungimiranza nel capire come la rivoluzione delle donne avrebbe potuto avere un significato generale di cambiamento del Paese e il rapporto tra rappresentanza politica allora del PCI (oggi del PD) e sindacati, tema ancora irrisolto della sinistra italiana”.
“Berlinguer rimane un punto di riferimento per le giovani generazioni”, ha affermato Pierpaolo Treglia. “È senza dubbio uno dei padri fondatori del Pd. Ha rotto lo schema che impediva ad una forza riformista di sinistra di arrivare al governo del Paese facendosi portavoce della classi più deboli”.
La mostra resterà aperta dal 6 al 12 febbraio, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 20. L’ingresso presso le Vecchie Segherie Mastrototaro (ingresso in via Cristoforo Colombo, 8) è libero.
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