Loredana Acquaviva, ormai ex assessore del Comune di Bisceglie, affida ad una lettera ai cittadini biscegliesi il bilancio del suo breve ma complicato mandato, considerando il difficoltoso percorso del bilancio comunale e i problemi legati alla pandemia che lo hanno caratterizzato. Acquaviva era entrata in Giunta Comunale a gennaio 2020 con delega allo sport, politiche giovanili, servizio civile, formazione, cultura, politiche educative e scolastiche.
Di seguito, riportiamo integralmente la lettera:
“In primis ringrazio il Sindaco Angelantonio Angarano per l’opportunità di avermi nominata assessore, nonostante non fossi espressione politica sostenuta da un numero tale di voti che potesse giustificare tale nomina. Un’esperienza intrapresa senza avere contezza del vero significato, essendo da sempre appassionata di politica, ma non avendo nulla a che fare con l’esperienza diretta. La chiamata del Sindaco è arrivata in un momento in cui la stabilità della giunta era di fondamentale importanza. La mia nomina è stata di stima e non certo di valore numerico. La mia esperienza lavorativa e di vita, mi ha permesso di entrare in un mondo così complesso con facilità, visto che moltissime realtà del mondo della cultura dello sport e delle associazioni già le conoscevo direttamente, e con chi non c’era questa precedente conoscenza si è subito entrati in empatia.
Le modalità e i tempi della politica molto spesso sono distanti da quelli del mondo del lavoro privato al quale ero abituata, pur avendo avuto a che fare già con enti ed istituzioni. Ho dovuto imparare in fretta, questa esperienza mi è servita, vado via con un bagaglio di esperienze e di contatti umani davvero importante. Il fattore umano è sicuramente il dato positivo, ringrazio infatti tutti i componenti della giunta e tutti i consiglieri con i quali si è instaurato fin da subito un rapporto di collaborazione. Tutti gli uffici con i quali mi sono interfacciata, e tutti i dirigenti sono stati collaborativi.
Questa città ha un alto potenziale, le deleghe di cui mi sono occupata sono state deleghe importanti, la pandemia certo non ha permesso un lavoro ordinario fatto di eventi e programmazione, molto del lavoro svolto ha riguardato raccordare tutte le procedure di chiusura e riaperture, incontri con i dirigenti scolastici per i lavori covid nelle scuole con tutte le criticità di un anno scolastico avviatosi ma pieno di difficoltà legate ai contagi, sanificazioni, chiusure alternate di classi. Il lavoro che questa amministrazione ha fatto e che mi ha vista impegnata ogni giorno in supporto alle istituzioni scolastiche per il coordinamento in un periodo così lungo di un anno ormai.
Le associazioni culturali, le palestre e le associazioni sportive con gli impianti comunali sono state supportate e guidate nell’interpretazione di tutti i decreti che si sono susseguiti in questo anno difficile in cui tanti hanno e stanno soffrendo, per le prolungate chiusure. Il 2020, con un bilancio bloccato fino a fine ottobre, non è stato un anno facile. Ora questa amministrazione si sta avvicinando al momento più importante, l’approvazione del primo vero bilancio: il 2021 sarà l’anno del lavoro vero per poter mettere in campo le azioni di rilancio di questa città.
Il lavoro da fare è tanto e la città merita un impegno costante e una programmazione che possa portare alla riapertura del teatro Garibaldi, alla riapertura della biblioteca Sarnelli e di Villa Angelica, alla valorizzazione dei nostri musei, alla riapertura delle grotte di Santa Croce, alla valorizzazione del dolmen con percorsi nell’agro di trekking, alla valorizzazione della zona pantano e ad un ripensamento del centro storico, progettando però che tipo di turismo questa città vuole accogliere.
Auguro all’amministrazione Angarano e a tutta la sua squadra buon lavoro. Resta in me la volontà di continuare a lavorare per il bene comune. Concludo con una frase di John Fitzgerald Kennedy che rispecchia il mio pensiero: ‘Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, ma cosa puoi fare tu per il tuo paese”.