“Facciamo chiarezza in vista delle elezioni comunali. Da oltre un anno, come Movimento 5 Stelle e Libera il Futuro abbiamo messo da parte le aspirazioni di candidatura e abbiamo lavorato ad una piattaforma programmatica innovativa. Abbiamo invitato le forze politiche cittadine a confrontarsi su idee e programmi coraggiosi, realizzabili e su percorsi discontinui davvero rispetto al passato, nel metodo e nelle facce”, esordiscono così i responsabili di M5s Bisceglie e Movimento Libera il Futuro parlando del prossimo appuntamento elettorale di maggio.
“A tutti quelli che abbiamo incontrato abbiamo ripetuto lo stesso messaggio semplice: c’è bisogno di aria nuova, chi amministra o ha amministrato la città per decenni deve fare un passo di lato per favorire il ricambio generazionale. Purtroppo, hanno prevalso le fughe in avanti, gli interessi particolari dei singoli candidati, il metodo delle promesse impossibili e la politica mischiata con obiettivi personalissimi. Le logiche delle accozzaglie pur di vincere stanno portando a quello che abbiamo sotto gli occhi… coalizioni al sapore di maionese impazzita: Azione va con Fdi, Lega e Mastella, Italia Viva di Renzi con l’odiatissimo PD; Forza Italia (sotto mentite spoglie civiche?) sta (sembra) con Angarano”, sostengono i referenti delle due realtà politiche cittadine.
“In questo guazzabuglio l’unica proposta chiara è la nostra. Il Movimento 5 stelle e Libera il Futuro sono pronti a lanciare la candidatura di Enzo Amendolagine a sindaco per le prossime amministrative. Le proposte per UN’ALTRA BISCEGLIE, maturate in questi mesi anche grazie all’iniziativa di partecipazione online #PRIMALEIDEE di Libera il futuro, saranno pubblicate a breve sul sito www.unaltrabisceglie.it, una piattaforma che resterà a disposizione dei cittadini per contributi, prima e anche dopo le amministrative”, scrivono da M5s e Libera il Futuro.
“Lanciamo un ultimo appello alle forze politiche e civiche responsabili e sane della città – dichiarano – Per ridiscutere, appena al governo, il Piano Urbanistico Generale in prospettiva del consumo di suolo agricolo zero e della rigenerazione urbana, noi ci siamo. Per creare anelli di mobilità differenziata in città con centro storico pedonale, centro cittadino in fascia verde, periferie e litoranea a mobilità automobilistica ridotta, noi ci siamo. Per rinaturalizzare la costa di Levante, seguendo il modello di intervento ecosostenibile che si sta realizzando a Trani tra Matinelle e Bisceglie, noi ci siamo. Per realizzare la smart city mettendo a sistema i dati degli apparati di monitoraggio e controllo dei sistemi critici della mobilità urbana e di controllo della città, noi ci siamo. Per creare ‘centri commerciali naturali’, realizzando aree pedonali dello shopping diffuse, noi ci siamo. Per predisporre il profilo della salute della città e promuovere le “case della salute”, noi ci siamo. Per strutturare un sistema permanente di monitoraggio del rischio ambientale che contrasti l’inquinamento noi ci siamo. Per l’affidamento e la manutenzione trasparente e meritocratica di strutture sportive e parchi urbani, fuori dalle logiche degli affidamenti diretti, noi ci siamo. Per ridisegnare la pianta organica del comune e pianificare un decennale piano di assunzioni e favorire il turnover generazionale, noi ci siamo. Per mappare e sgomberare gli immobili comunali occupati abusivamente e destinare il patrimonio pubblico ad uso artigianale, commerciale e a beni comuni, noi ci siamo. Per una raccolta rifiuti con sistema misto con mastelli, isole ecologiche e bidoni con tessera magnetica, noi ci siamo. Per realizzare in quartieri-pilota degli esperimenti di comunità energetiche, noi ci siamo”, tengono a precisare.
E in conclusione: “Ci siamo e siamo disponibili ad un ultimo tentativo di confronto, anche con il supporto del nostro coordinatore regionale Leonardo Donno. Siamo disponibili a fare anche un passo di lato, alle condizioni poste: che anche gli altri facciano lo stesso per una sintesi credibile in tempi brevi sui programmi e candidati. Vogliamo guardare al futuro senza ambiguità, senza pasticci indigesti e, soprattutto, senza spazio per soggetti in odore di conflitti di interesse piccoli e grandi. Il tempo è quasi scaduto. Ma nessun potrà dire che non ci abbiamo provato, pubblicamente, fino alla fine”.