Continuano le “Passeggiate ecologiche anti-munnezza” del Movimento 5 Stelle di Bisceglie. Lo scorso 3 novembre gli attivisti del gruppo biscegliese, insieme al Portavoce in Consiglio Comunale Enzo Amendolagine, hanno percorso le strade dell’agro e delle periferie della zona sud della nostra città imbattendosi nel solito “museo” degli orrori.

Al termine della passeggiata è stata prodotta la seconda Munnezza Map (disponibile a questo link http://bit.ly/munnezza-map-bisceglie). Mappate più di 60 discariche di rifiuti di ogni genere. Se le sommiamo alle circa 60 rilevate, fotografate e e georeferenziate nella prima Passeggiata del 20 ottobre, siamo a oltre 120 “punti di interesse” a disposizione, per un puntuale intervento, delle autorità e del gestore del servizio di igiene urbana (a proposito, lo chiedevamo anche 20 giorni fa, di chi si tratta? Il vecchio vestito da nuovo? Ha tutti i requisiti per poter espletare il servizio? Il contratto con l’aggiudicatario è stato sottoscritto? Si stanno rispettando le condizioni di servizio previste da capitolato?).

La nuova mappa rappresenta dei casi di “archeologia del rifiuto” davvero inquietanti: una copiosa e orribile stratigrafia della monnezza, delle tracce di roghi e dell’abbandono indiscriminato di rifiuti ingombranti e anche speciali.

Alcuni esempi su tutti: in zona Bisceglie Sud rifiuti di ogni specie ostruiscono lo scolo delle acque meteoriche del ponte di accesso alla Strada Statale 16 Bis e in contrada San Nicola le discariche a cielo aperto abbondano e sono rilevabili, inoltre, abbondanti residui di acqua stagnanate che segnalerebbero il probabile sversamento in falda dei reflui provenienti da Corato; un’evidenza che emergerebbe dal fatto che a mare i reflui sembrano non arrivare, in quanto il canale a valle che dovrebbe convogliarli appare in secca.

Il Movimento 5 Stelle di Bisceglie continuerà anche nelle prossime settimane con le “Passeggiate ecologiche anti-munnezza” e intraprederà tutte le azioni necessarie di comunicazione e denuncia, anche alle autorità competenti, delle situazioni di degrado e abbandono del nostro agro e delle nostre periferie avvelenate.