Vincenzo Arena del movimento civico Libera il futuro, Vincenzo Amendolagine, già consigliere comunale, e Mauro Sasso, presidente dell’associazione Ripalta Area Protetta e consigliere nazionale della Federazione Nazionale Pro Natura, lanciano un video-comunicato congiunto rivolto a sindaco, Giunta e a tutti i consiglieri per richiamarli alle loro responsabilità circa la questione legata alla maglia 165.

“Sembrava scongiurato lo scenario di vedere palazzi a due passi dal mare nella zona Bi Marmi. Invece, una recente ordinanza del TAR, dopo un nuovo ricorso dei lottizzanti, ha riaperto i giochi annullando provvisoriamente la sospensione della lottizzazione sopravvenuta dopo l’adozione del nuovo Piano Urbanistico Generale”, si legge nella nota. 

“Voi amministratori – scrive Arena – che avete promesso di chiamare i proprietari dei suoli per concertare una soluzione a questa vicenda, nell’ambito del procedimento di approvazione del PUG, agite subito. Lavorate con i privati a un destino differente per quest’area. Fate chiarezza – continua – In via Capitini avete deciso di rinatularizzare con un parco la zona dove sorgeva l’ex depuratore. Su quel pezzo di costa, quindi, volete rinaturalizzare o alzare palazzi?”. 

Vincenzo Amendolagine spiega, invece, le ultime vicende politico-amministrative, ricordando che il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale ha firmato due giorni prima dell’adozione del PUG la convenzione con i lottizzanti, ma ha rassicurato i consiglieri che il nuovo Piano urbanistico avrebbe bloccato la lottizzazione. “Il dirigente, quindi, ha fornito in consiglio comunale un’ interpretazione leggera e fuorviante delle norme? – chiede Amendolagine – Pare di sì! – continua – E quell’interpretazione mi ha portato ad astenermi e a consentire l’approvazione di un PUG che contestiamo profondamente. Roba da pazzi!”. Amendolagine ribadisce come la battaglia contro la lottizzazione non si fermerà e che si stanno approfondendo tutte le strade politiche e anche legali possibili “per fermare questo scempio!”.

Mauro Sasso, infine, dice che “anche con il supporto della Federazione Nazionale Pro Natura metteremo in campo tutte le azioni possibili di pressione istituzionale, mobilitazione dei cittadini e ricorso agli organi competenti necessarie per impedire che qui dietro spuntino palazzi”. Il Consigliere nazionale di Pro Natura ricorda come la sua associazione da subito, tre anni fa, si sia opposta alla lottizzazione perché “alle porte di questo paradiso, rischiamo di vedere spuntare distese di asfalto che influiranno negativamente su flora e fauna e modificheranno il paesaggio di tutta l’area”.

Arena, infine, invita i cittadini e i rappresentanti di associazioni, istituzioni e forze politiche a sottoscrivere la petizione pubblica a supporto delle osservazioni al PUG con cui Libera il futuro e Enzo Amendolagine chiedono modifiche sostanziali al nuovo strumento urbanistico. “In quelle osservazioni, – conclude Arena – che il consiglio comunale in autunno dovrà approvare o respingere, proponiamo la revisione delle previsioni di intervento sui territori costieri. Entro 300 metri dalla costa non si può edificare. Eppure, anche su via della Libertà rischiamo una nuova lottizzazione stile 165. Firmate la petizione: salviamo la costa, salviamo il paesaggio”.