L’autoannullamento della delibera di approvazione della 165 non vede alcuna presa di posizione di Angarano, che sul suo profilo preferisce ancora una volta parlare di altre questioni e non delle cose della propria amministrazione”. Sono le prime dichiarazioni del consigliere comunale di minoranza, Francesco Spina dopo l’annullamento delle delibera della maglia 165 da parte della Giunta comunale di Bisceglie.  

La gravità di questa vicenda non sta solo nella “confessione” di Angarano circa l’illegalità della deliberazione di approvazione della lottizzazione della maglia 165.  Ma è grave anche che la Giunta – continua – abbia annullato la propria precedente deliberazione senza la presenza di Storelli, a cui viene così di fatto attribuita interamente la responsabilità politica e giuridica della precedente deliberazione di approvazione della maglia 165 (perché Storelli non ha partecipato alla giunta? Perché non gli hanno fatto correggere quello che poteva essere un suo errore?)”.

“Infatti, la delibera della Giunta contiene solo l’autoannullamento e non anche la contestuale riapprovazione (come Angarano fece invece per la graduatoria del marito dell’assessora), per cui Storelli non aveva alcun conflitto di interessi con riferimento alla delibera odierna. Angarano e la sua Giunta hanno così “scaricato” Storelli, annullando, senza un minimo comunicato – sostiene Spina – proprio la deliberazione da lui proposta come assessore all’urbanistica. Il comunicato lo ha fatto, invece, proprio Storelli per difendersi in modo ridicolo dall’accusa che la Giunta stessa gli aveva rivolto, annullandogli la deliberazione così come da lui proposta. In tal modo la posizione di Storelli, sull’astratto piano del diritto penale, è stata aggravata perché l’autotutela di Angarano e company rappresenta una vera e propria denuncia contro Storelli, non coinvolto ne menzionato in alcun comunicato di Angarano. Uno schiaffo con cui il “censore” Angarano ha “bacchettato” il suo assessore per il grave conflitto di interessi”.

“In un mondo di uomini, che animavano la politica di altri tempi, un sindaco veramente “censore” e sostenitore della legalità avrebbe revocato la delega a Storelli un attimo prima (e non dopo) l’autoannullamento della deliberazione sulla 165. Oppure un assessore che avesse avuto un minimo di dignità – continua – avrebbe dato le sue dimissioni subito dopo lo schiaffo dell’autoannullamento. Ma il teatrino Angarano, con burattini attaccati alla poltrona, non prevede uomini di valore o con dignità. Il burattinaio, neanche troppo nascosto e che fa il sindaco ombra, ha ritenuto semplicemente di mettere così una pezza a colori, con una furbata che ha però messo nei guai proprio il suo protetto. Il Machiavelli in salsa “Angarana” voleva aiutare, ma ha invece definitivamente affossato, il povero assessore Storelli, scaricato pubblicamente proprio da Angarano e dai suoi colleghi di giunta. Il suo protettore, del Machiavelli, non ha letto forse proprio la parte più importante che caratterizzerà questa vicenda della 165 e la storia di Angarano e company dei prossimi mesi: “L’eterogenesi di fini”.