“Le dimissioni di Di Pierro sono il logico e coerente epilogo della campagna calunniatoria effettuata contro la mia amministrazione fino a tutto il 2017, che oggi si sta riverberando contro Angarano”. Queste le parole a commento del consigliere comunale Francesco Spina, giunte nella serata di ieri, sulle dimissioni da parte di Mauro Di Pierro da Capo di Gabinetto del Comune di Bisceglie, giunte nel corso della stessa giornata.
“Le dimissioni di Di Pierro, sollecitate dalla mia interrogazione consiliare di circa un anno fa (artatamente ostacolata dall’amministrazione comunale), sono la “fotografia” degli ultimi tre anni di amministrazione comunale biscegliese:
1) nel novembre 2017, su ‘anonime’ segnalazioni di ‘svoltisti’ di fatto, si metteva il sottoscritto sotto processo per la nomina del suo capo di gabinetto, andato in pensione prima della legge Madia;
2) giornalisti di caratura nazionale, oggi distratti, sbattevano il sottoscritto sulle pagine nazionali, in piena campagna elettorale per le politiche;
3) il sindaco Spina veniva assolto con formula piena dalla Corte dei Conti per la perfetta legittimità dei suoi atti e veniva condannato il Comune di Bisceglie alle spese processuali;
4) all’inizio del 2020 il sottoscritto chiedeva con interrogazione consiliare, discussa solo ad agosto 2020, se Angarano avesse inteso reiterare il reato omissivo, continuando a tenere e pagare il capo di gabinetto andato in pensione non prima ma dopo l’entrata in vigore della legge Madia;
5) Angarano facendosi beffe della mia interrogazione, continuava a tenere e pagare indebitamente il capo di gabinetto fino ad oggi, senza intervenire con la revoca del suo atto monocratico di nomina e aggravando così la sua eventuale responsabilità erariale e penale ;
6) oggi si dimette Mauro di Pierro per tentare di salvare se stesso e Angarano da sicure conseguenze giudiziarie, visto che la mia interrogazione aveva sollevato il caso e nessuna autorità giudiziaria avrebbe fatto due pesi e due misure.
“Non è una favola che finisce bene per i buoni e male per i cattivi, ma semplicemente l‘applicazione corretta delle norme di legge al netto delle strumentalizzazioni opinionistiche – conclude Francesco Spina – e delle cattiverie di quegli ‘svoltisti’ che, a forza di fare e dire calunnie contro l’amministrazione Spina (registrando sconfitte in ogni sede giudiziaria), hanno “seminato tanto di quel vento che oggi raccolgono furibonde tempeste”.