“Continua la saga quotidiana delle bugie del consigliere Spina. Una delle ultime, pur se non è facile tenere il conto, riguarda l’assenza di “benefici” sulla Tari, argomento sul quale avremo modo di tornare nei prossimi giorni. Proprio sulla Tari, però, Spina è stato smentito non dalla maggioranza ma da istituzioni autorevoli. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze si è infatti pronunciato sull’applicazione delle tariffe Tari per l’anno 2019, invariate rispetto all’anno precedente, confermando pienamente la correttezza dell’operato dell’Amministrazione Angarano. Stessa cosa ha fatto anche il garante del contribuente per la Puglia, disponendo l’archiviazione della pratica”, questo è quanto scrivono i capigruppo della maggioranza Pierpaolo Pedone, Carla Mazzilli, Francesco Carelli, Franco Coppolecchia, Luigi Di Tullio, Giuseppe Losapio, Piero Innocenti, Sergio Ferrante.

“Viene così bocciata categoricamente la teoria del consigliere Spina, il quale aveva favoleggiato che le tariffe 2019 fossero illegittime poiché, a suo dire, approvate oltre il termine di legge dopo l’annullamento del bilancio di previsione 2019/2021 da parte della sentenza del Tar. Sia il Mef che il Garante del contribuente erano stati sollecitati da un esposto di un ex consigliere comunale dell’amministrazione Spina”, continuano i capigruppo.

“Il Ministero ha sottolineato che “trova applicazione il principio generale secondo cui ‘è sempre consentita la rinnovazione dell’atto – cioè, senza limiti di tempo – anche quando l’atto annullato doveva essere adottato in un termine perentorio, salvo, ovviamente, che la legge non disponga altrimenti o che l’atto originario sia stato annullato proprio per avere superato il termine perentorio”. Scrive testualmente il Ministero dell’Economia e delle Finanze: “Calando le coordinate di riferimento al caso che ci occupa, si osserva che il Comune di Bisceglie aveva approvato le tariffe della TARI entro il termine previsto per l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2019, e che la rinnovazione di tali atti in seguito al loro annullamento non poteva che intervenire oltre tale termine, atteso che la sentenza del TAR Puglia è stata pronunciata il 18 novembre 2019”, sottolineano.

“Pertanto la nota del Ministero conclude: “Si deve ritenere, in definitiva, che il Comune di Bisceglie con l’adozione delle deliberazioni indicate in oggetto non sia incorso in violazione […] avendo proceduto ad adottare gli stessi nell’ambito del procedimento di approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2019, la cui rinnovazione era dovuta a seguito dell’annullamento giurisdizionale”. Il Ministero ha chiarito definitivamente la piena correttezza, legittimità e legalità del nostro operato e quello degli uffici. Chi aveva parlato, con i consueti toni aggressivi e denigratori, di truffa ai danni dei cittadini e di cartelle pazze, chi aveva invitato i cittadini a compilare moduli per chiedere addirittura fantomatici rimborsi sulla Tari, viene così smentito ufficialmente e perentoriamente. Ed emerge, nella sua tragica evidenza, il modo scorretto e quasi beffardo con cui il consigliere Spina tratta i cittadini considerandoli ancora suoi “sudditi”: sia nella forma, visto che le tariffe 2019 erano pienamente legittime, sia nella sostanza dato che la Tari non era, in linea di massima, aumentata dal 2018 al 2019. Non si è mai capito, quindi, che rimborso avrebbero dovuto chiedere i cittadini. Forse si riferiva ai rimborsi dal 2013 al 2016, quando la Tari è aumentata esponenzialmente di ben il 60% a fronte del peggior servizio mai visto nella storia cittadina e senza il sovraccarico di una raccolta differenziata “spinta”. È evidente che si sia cercato di fomentare e illudere i nostri cittadini solo per screditare ancora una volta (ormai non sa fare altro) l’amministrazione e per trarre un (surreale) consenso elettorale. Ma d’altronde si tratta dello stesso consigliere che con il suo ricorso al Tar per questioni formali sull’approvazione del bilancio di previsione, aveva paralizzato l’amministrazione comunale a discapito proprio dei cittadini, con il solo obiettivo di soddisfare la propria sete di potere e cercare di arrivare con ogni mezzo allo scioglimento del consiglio comunale. Un modo di intendere la politica ormai logoro che nulla di positivo e costruttivo può portare alla Città. Continueremo a lavorare con onestà e trasparenza per il bene dei cittadini, non rispondendo alle offese quotidiane che non appartengono al nostro stile”, concludono i capigruppo.