“Nella qualità di consigliere comunale e capo-gruppo di Difendiamo Bisceglie-Bisceglie Sportiva, nonché anche nella veste politica di segretario provinciale di Azione, ho sottoposto oggi all’attenzione del Consiglio Comunale di Bisceglie, una mozione consiliare urgente per il recepimento della deliberazione avente ad oggetto il Piano Casa della Regione Puglia”. Ad annunciarlo con un comunicato stampa è il consigliere d’opposizione Francesco Spina.
“La mia iniziativa si inserisce in un percorso di presentazione in tutti i Comuni della Regione Puglia, in sintonia con il coordinatore regionale Amati, con il capogruppo consiliare regionale di Azione Mennea e con Clemente, di identiche mozioni che promuovano e facciano immediatamente recepire e rendere operativo il piano casa, recentemente approvato dalla Regione Puglia, in tutti i Comuni pugliesi”, scrive Spina.
“Per quanto riguarda la Bat, ho già formalizzato al presidente del consiglio comunale, in considerazione dei benefici che una rapida deliberazione di consiglio comunale di recepimento del piano casa regionale potrebbe avere in termini di legalità, rispetto dell’ambiente e sviluppo economico nella nostra città, la eventuale presentazione della allegata mozione già nel prossimo consiglio comunale già convocato. Analoga iniziativa la assumeranno i colleghi degli altri comuni.
Nella mozione presentata si chiede un impegno del sindaco e della giunta comunale nel “dare celere indirizzo agli uffici competenti affinché predispongano specifica delibera di Consiglio Comunale volta ad adottare il Piano Casa per il Comune di Bisceglie”.
Una richiesta che viene avanzata alla luce di diverse riflessioni contenute nella mozione. “Il nostro paese, in linea con gli altri paesi di Puglia, esprime, soprattutto nel centro storico, ma anche nelle zone B, un patrimonio edilizio esistente generalmente in classe energetica G, ciò significa che lo stesso spreca 160 kWh a metro quadro rappresentando un potenziale inquinante più di tanti camini di imprese e di aziende così come si intendevano fino a qualche anno fa”, si legge nel documento. “Nelle zone C, che hanno visto la loro realizzazione negli anni settanta, gli immobili sono prevalentemente di classe F e quindi consumano tra i 121 e i 160 kWh al metro quadrato. L’impegno, anche in linea con la direttiva europea case green, è quello di raggiungere entro il 2030, ovvero, entro il 2050, il traguardo emissione carbonica zero ed occorre quindi incentivare la riqualificazione edilizia convertendo l’esistente o realizzando edifici in classe D”.
“Il nuovo piano casa, tra le altre, è applicabile nelle zone A (centri storici): i comuni possono approvare i piani di recupero con procedura semplificata (solo la delibera comunale), presentati anche dai privati e pur limitati a un unico compendio, attribuendo le premialità volumetriche del Piano Casa, esclusivamente su immobili non vincolati o tutelati. Gli immobili ricadenti all’interno di tutti gli ambiti scelti dalla delibera comunale possono ricevere una premialità fino al 20% in caso di ampliamento e fino al 35% in caso di demolizione e ricostruzione. Nel caso di ampliamento, qualora per motivi tecnici o per motivi di tutela non sia possibile l’ampliamento stesso, la volumetria premiale può essere realizzata all’interno della stessa area di pertinenza”, viene scritto nella mozione.
“Il Piano Casa, oltre a riguardare la sfera urbanistica, incide fortemente sulla legalità, sull’ambiente, sulla salute delle persone, sostenendo sia comparto edilizio, settore trainante per l’economia del paese già in forte difficoltà a causa dell’imminente scadenza della stagione dei bonus edilizi. Il nostro paese ha assolutamente bisogno di adottare il Piano Casa per garantire e sostenere la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio aiutando anche le famiglie. Tutto ciò comporta, inoltre, l’ingresso di nuove risorse per le casse comunali da sempre in difficoltà anche a causa dei minori sostegni dello Stato”.