“Non v’è chi non percepisca quel complessivo degrado che sembra essersi impadronito della Città di Bisceglie. Le scelte del corpo elettorale, rispettabili ma improvvide, ci hanno consegnato degli amministratori che si stanno rivelando, ogni giorno di più, totalmente inadatti al proprio compito”. Con queste parole esordisce Franco Napoletano, consigliere comunale d’opposizione de Il Faro-Pdci analizzando il momento che la città sta attarversando.
“Le facili e disattese promesse elettorali”, prosegue Napoletano, “hanno lasciato il posto ad una gestione della Cosa Pubblica che finisce per condannare Bisceglie ad un inesorabile declino.
Abbiamo lasciato una Città protagonista, fervida di opere e di iniziative di grande respiro, una Città che, liberandosi del vecchio ceto politico, si è andata prepotentemente affermando, con il rispetto ed anche l’invidia delle Città vicine, con ciò superando anche l’epopea del mitizzato Sindaco Paternostro. Oggi, ritroviamo una Bisceglie allo sbando, con un’Amministrazione Comunale che vive alla giornata, senza avere un chiaro piano di sviluppo e di crescita per la nostra collettività”.
Il consigliere di opposizione approfondisce il tema legato alla movida in zona porto, “La stessa moda di via La Spiaggia (un piccolo, per quanto suggestivo, tratto viario, a scapito di una litoranea unica, che è sempre stata il vanto della Città) è destinata presto ad affievolirsi, quando i cittadini saranno stanchi di farsi spennare dai miopi esercizi commerciali, ivi proliferati in mancanza di altre alternative. Sembra di essere precipitati, di colpo, nel grigiore degli anni’70 del secolo scorso, quando Bisceglie non attirava nessuno dall’esterno e la massima preoccupazione era quella di saldare il connubio tra affari e politica”.
Le considerazioni spaziano poi sulla maglia 165 e le sue prospettive, “Auspico fortemente, al riguardo, che l’Amministrazione Angarano non si macchi del perenne misfatto di consentire una immane cementificazione della maglia 165 (litoranea di Levante-zona ex Bi-Marmi), contro ogni interesse pubblico e con perplessità giuridiche, a ridosso del mare, come si evidenzia dal relativo piano di lottizzazione, così come presentato. L’inconsistente Amministrazione Angarano, però, sta mettendo a repentaglio la tenuta dei conti pubblici, con una pessima e pericolosa politica di bilancio (come bene evidenziato non solo dalle forze di opposizione consiliare, ma anche, e significativamente, dagli stessi Revisori dei conti). Tra diffide prefettizie, debiti fuori bilancio, continue proroghe contrattuali, ingiustificati ed estremamente dispendiosi contenziosi giudiziari, richieste stratosferiche di risarcimento danni, bilancio 2019-2021 al vaglio del TAR, questi amministratori improvvisati stanno rendendo estremamente impervio e pieno di macerie il terreno, per coloro i quali si accingeranno, dopo di loro, ad amministrare la Città”.
Inevitabile il riferimento a quanto accaduto due sere fa in zona Palazzuolo, “Il recente cedimento dell’albero di pino del Palazzuolo assume un valore simbolico, quasi a rappresentare il decadimento imperante, con l’incuria e l’approssimazione amministrativa che genera, ormai, perfino potenziali pericoli per i cittadini. Il caso ha voluto, con un sincero sentimento di sollievo diffuso, che la caduta dell’albero non provocasse eventi drammatici. E’ stato certamente un errore, tanto tempo fa, da parte delle Amministrazioni Comunali dell’epoca, mettere a dimora i pini nella più importante piazza cittadina. Com’è noto, i pini costano poco e sono stati, pertanto, disseminati nell’intera Città, e non solo nelle piazze e piazzette, da amministratori poco previdenti. Con i conseguenti ‘rialzi’, che sono sotto gli occhi di tutti e che comporterà spese ingenti per la sistemazione di strade, marciapiedi e piazze. Quando l’Amministrazione Napoletano, tra le tante opere, avviò la ristrutturazione di Piazza Vittorio Emanuele, la destra politica di questa Città (ieri all’opposizione, oggi al governo) avviò, in un impeto di finto ambientalismo”, sottolinea Napoletano, “una violenta e scomposta azione politica e di stampa, perché, in quanto Sindaco, avevo osato rimuovere i pini ivi esistenti. Le piazze pugliesi, si sa, sono caratterizzate dai lecci, certamente non dai pini. Il mio unico errore, al riguardo, fu quello di rimuovere quasi tutti i pini esistenti e di lasciarne a dimora solo alcuni, al fine di favorire un clima politico più sereno. Un errore di cui mi sono sempre pentito: li dovevo togliere tutti, senza sentire nessuno! Nonostante, allora, le potature e le irrorazioni si facessero con regolarità. L’attuale Amministrazione Comunale ha il demerito di non avere provveduto a sfoltire per tempo gli alberi di Piazza Vittorio Emanuele e, così, il peso dei rami e del fogliame ha finito per provocare il cedimento che abbiamo visto.
A nulla vale poter eccepire che gli alberi certamente non sono cresciuti, in tal guisa, in un solo anno: chi amministra e ritiene di essere migliore di chi l’ha preceduto, ha il dovere, comunque, di essere attento e di provvedere. Invece, l’Amministrazione Angarano, all’atto dell’appalto per la manutenzione del verde pubblico, si è preoccupata più di aggiudicare la gara a chi non aveva offerto il massimo ribasso previsto, che di assicurarsi l’esatto adempimento della manutenzione del verde. Anche in questo caso, sollevando più di una perplessità sul piano giuridico”.
“In conclusione, mi sembra doveroso chiedere al Sindaco e all’Ammistrazione Comunale tutta, di procedere urgentemente ad una verifica e ad una messa in sicurezza del verde pubblico cittadino, non solo in Piazza Vittorio Emanuele, ma ovunque possano avere luogo episodi di cedimento arboreo, che possano mettere in pericolo la pubblica incolumità. Anche quest’ultimo episodio dimostra che gli amministratori intelligenti, consapevoli della propria inesperienza ed dei propri limiti istituzionali e politici, debbano ricercare un dialogo reale con le forze di opposizione, nell’interesse della Città. Andare al muro contro muro, come hanno fatto finora, significa non solo esporsi ad immani figuracce, al cospetto di una opposizione qualificata e propositiva, ma arrecare danni incalcolabili ai cittadini, sia per l’oggi che per il domani. Bisceglie ha dato loro il consenso per governare”, chiosa Napoletano, “credendo ad una ‘svolta’ e ad un rinnovamento. Ma la Città oggi si sente tradita e chiede amministratori capaci”.