L’aumento degli stalli di sosta a pagamento è diventato ormai un vero e proprio caso politico, dopo i duri botta e risposta tra il sindaco Spina e l’esponente Dc Gianni Casella (leggi qui e qui) e dopo il caso della protesta civica condotta dal commercialista Giovanni Salerno (leggi qui), scende ora in campo anche il Presidente del consiglio comunale Francesco Napoletano. L’esponente del Partito Comunista d’Italia ha condiviso su facebook una sua riflessione sul tema parcheggi a pagamento: “l’aumento delle strisce blu, ovvero dei parcheggi a pagamento, non è stata una scelta felice” esordisce Napoletano che poi continua: “la maggioranza dei cittadini ha reagito con irritazione, al di là delle immancabili strumentalizzazioni politiche, per un intervento che è stato giudicato vessatorio e calato dall’alto”. Nel merito delle decisioni dell’amministrazione comunale Napoletano precisa: “Non ritengo che lo scopo dell’amministrazione comunale di Bisceglie fosse quello di incrementare gli introiti, derivanti dai parcheggi a pagamento, poiché le casse comunali non ne avranno un beneficio significativo. Penso, invece, che l’intento fosse quello di incrementare quella che viene definita la mobilità sostenibile. In questo senso è possibile leggere la realizzazione di una pista ciclabile su parte della litoranea, di un’area pedonale in via Aldo Moro, lo scoraggiare l’uso delle automobili e dei parcheggi selvaggi, per lo meno nel centro abitato e sulla litoranea”. Proprio su questo punto Napoletano rimprovera la maggioranza di non aver coinvolto a sufficienza i cittadini nel cambiamento: “Gli interventi sulla mobilità sostenibile, proprio perché vanno a modificare l’assetto abituale della città, andavano preceduti da un maggiore e preventivo coinvolgimento dei cittadini, su di un progetto complessivo. Come non prevedere, parallelamente, un deciso potenziamento del servizio pubblico di trasporto, oggi affidato a poche autolinee ed a mezzi obsoleti, da rinnovare con una seria programmazione e con investimenti oculati?”. Napoletano poi continua evidenziando alcune delle possibili criticità inerenti all’aumento degli stalli di sosta a pagamento: “Il traffico veicolare rischia di ingolfarsi a causa delle automobili alla disperata ricerca di parcheggi gratuiti, mentre non tutti – specie chi è disoccupato o ha un reddito basso – possono permettersi il pagamento degli abbonamenti, perfino per andare al mare non più nostrum”. L’esponente Pdci ha inoltre sottolineato l’importanza urbanistica di piazza Vittorio Emanuele: “Bisogna considerare  anche per la sua vicinanza al centro storico ed al mercato di corso Umberto, continuerà ad essere un centro nevralgico per l’economia cittadina (banche, pubblici esercizi, negozi) almeno per altri 50 anni e l’incremento dei parcheggi a pagamento, perfino nelle strade laterali, rischia di creare più problemi rispetto alle buone intenzioni”.  Napoletano ha riconosciuto all’amministrazione comunale la volontà di migliorare quanto realizzato attraverso i suggerimenti dei cittadini: “L’amministrazione comunale ha presentato come “sperimentale” l’apposizione delle nuove strisce blu ed ha offerto, molto opportunamente, una casella e-mail, per consentire ai cittadini di intervenire, di segnalare le criticità e di proporre soluzioni. Sono convinto che al Sindaco possano arrivare molti più buoni consigli di quelli che gli sono giunti fino ad ora, in modo tale da valutare meglio talune conseguenze negative e rivedere prontamente gli interventi effettuati”.

Il Presidente del consiglio comunale chiude infine il suo intervento facendo alcune considerazioni su Bisceglie e criticando il governo nazionale: “Bisceglie è giusto che pensi in grande, ma non è una metropoli e non può essere in grado di reggere un’organizzazione da grande città. Nè è, ancora, una città turistica, per quanto molti sforzi si cerchino di compiere in questa direzione. Nè, infine, una maggiore pedonalizzazione, per quanto importante, è in grado di sopperire alla mancanza di liquidità e ad una stagnazione dei consumi, che rimandano soprattutto, anche se non esclusivamente, a politiche nazionali che si palesano, a tutt’oggi, fortemente inadeguate”.