L’argomento Tari torna ad animare il dibattito politico locale, questa volta ad intervenire sono gli esponenti del locale Partito dei Comunisti d’Italia. Lo schieramento politico del presidente del consiglio comunale biscegliese, Franco Napoletano, inizia il suo intervento sulla tassa dei rifiuti dichiarando: “La Tari come ogni anno rischia di rovinare le festività natalizie di molte famiglie e di tante piccole attività commerciali già messe in ginocchio dalla grave crisi economica tutt’altro che superata dal nostro paese”. Per i comunisti d’Italia la responsabilità più grande per l’aumento di questa tassa ce l’ha il governo nazionale: “Il governo, attraverso il drastico taglio dei fondi trasferiti verso gli enti locali, costringe i comuni a provvedere da soli all’intera copertura dei costi di gestione del servizio dei rifiuti urbani, con un conseguente aumento della tariffe a carico dei cittadini”. Secondo il Partito Comunista d’Italia il governo sarebbe anche reo di destinare il 4% della Tari al finanziamento delle province: “Un ente solo apparentemente abolito dal governo Renzi ma di fatto ancora in vigore e che necessità di fondi per la sua attività”.
Sul piano locale invece i comunisti biscegliesi dichiarano che: “A poco sono servite le iniziative dell’amministrazione comunale biscegliese: la green card, la possibilità di rateizzazione del pagamento e la riduzione fino al 10% nei quartieri dove è attiva la raccolta differenziata porta a porta non riescono a tamponare il vertiginoso aumento della Tari, quasi raddoppiata rispetto al 2013!”. Tra l’altro il PCdI lamenta che ad un aumento cosi consistente della tassa non è corrisposto un reale incremento qualitativo del servizio: “ La nostra città è ancora lontana da standard di igiene accettabili per un territorio che intende fare del turismo il volano della sua economia”.
In conclusione la locale sezione del Partito Comunista d’Italia chiede all’amministrazione comunale biscegliese di estendere quanto prima il porta a porta a tutti i quartieri della città al fine di: “Accelerare la procedura per l’incremento della percentuale di differenziata alla scopo di abbattere i costi di smaltimento dei rifiuti di smaltimento” inoltre il PCdI chiede di “vigilare attentamente sulla convenzione stipulata con la Camassambiente, gestore del servizio rifiuti”. Il partito di Franco Napoletano chiude il suo comunicato annunciando che se sarà verificata l’inadeguatezza della vigilanza sulla convezione stipulata con il gestore del servizio igiene urbana: “Il PCdI si rivolgerà direttamente ad organismi superiori dello Stato affinché il servizio di igiene urbana diventi qualitativamente adeguato all’oneroso costo sostenuto dai cittadini”.