Dopo circa dieci anni tornano a operare sul suolo regionale i Patti territoriali. È stato pubblicato il decreto che stabilisce le modalità e i termini per la ripartizione e il trasferimento delle risorse residue. I fondi sono destinati al finanziamento di progetti volti allo sviluppo del tessuto imprenditoriale territoriale, anche mediante la sperimentazione di servizi innovativi a supporto delle imprese, nonché la disciplina per la loro attuazione.
“I Patti Territoriali sono preziosi strumenti e canali di crescita dei nostri territori – dichiara la parlamentare Francesca Galizia (M5s) che ha fortemente spinto nella direzione dell’avvio dei progetti e dell’accesso ai fondi – Mi sono poi attivata, affiancata da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, affinché nell’ambito del Decreto Crescita dello scorso anno venissero inserite misure pensate per lo sviluppo dei territori, tra le quali quella dello sblocco dei Patti Territoriali”.
L’on. Galizia ha richiesto un impegno del Governo a fornire i chiarimenti ritenuti opportuni in merito alla portata delle disposizioni relative alla riassegnazione delle risorse destinate ai Patti Territoriali. In questi giorni ecco quindi giungere la pubblicazione del decreto che annuncia l’imminente uscita di un bando del Ministero dello Sviluppo economico al quale potranno partecipare i soggetti responsabili di Patti territoriali ancora operativi.
“Sono particolarmente soddisfatta del risultato ottenuto – conclude la deputata Francesca Galizia – le risorse residue dei patti territoriali, che verranno erogate tramite Cassa depositi e prestiti, rappresenteranno un’occasione preziosa per agevolare il rilancio dei nostri territori in settori strategici di sviluppo, come l’industria, l’agricoltura, la pesca, i servizi, il turismo e l’apparato infrastrutturale”.
Il territorio biscegliese rientrava nel Patto Territoriale Nord Barese – Ofantino che, come già scritto, circa dieci anni fa ha cessato la sua funzione operativa.