“Le immagini sconvolgenti che ogni giorno arrivano dalla striscia di Gaza sono negli occhi di tutti e continuano a turbarci profondamente. E’ un conflitto con numeri da record. Le circa 35.000 vittime palestinesi, un numero abnorme in un periodo di conflitto così breve, contano una quantità di bambini uccisi – circa 15000 – che l’ONU (Unrwa) ha definito “senza precedenti e sconcertante”. E il recente Rapporto globale sulle Crisi Alimentari 2024 del Food Security Information Network dice che a Gaza è in corso la crisi alimentare più grave nella storia, cosa destinata a peggiorare con la presa di controllo, pochi giorni fa, del valico di Rafah da parte dell’esercito israeliano”. Con questi dati parte la nota a firma Bartolo Sasso segretario cittadino del Partito Democratico, Francesco Parisi segretario cittadino Partito Comunista Italiano e Pasquale Pozzolungo segretario cittadino Sinistra Italiana.

“Il legame che ci tiene con quella terra non è solo umano, ma anche politico. Nel 1999 Bisceglie si è gemellata con Khan Younis, a cui è intitolata anche una via – si ricorda nella nota – città della striscia di Gaza tra quelle divenute tristemente simbolo della guerra in corso. Khan Younis, la cui popolazione nel frattempo si è in buona parte spostata a Rafah, è stata teatro di alcuni dei momenti più devastanti e orrifici del conflitto in corso, soprattutto perché tra le più pesantemente bombardate da Israele in questi mesi di guerra. Poche settimane fa è stata rinvenuta, nei pressi dell’ospedale al Nasser, una fossa comune con almeno 283 corpi palestinesi, dopo un assedio dell’esercito israeliano che sosteneva al suo interno ci fossero basi operative di Hamas, senza che però abbia mai fornito prove convincenti. Ancora, a Khan Yunis è stata scattata “La Pietà di Gaza”, fotografia vincitrice del World Press Photo 2024 che mostra una donna mentre tiene in braccio il corpo senza vita di una bambina di 5 anni, tragicamente uccisa insieme alla madre e alla sorella quando un missile israeliano ha colpito la loro casa. Questi fatti, che come tanti fanno pensare anche a noi ad un tentativo di genocidio se non di pulizia etnica da parte di Israele, e che l’altro ieri hanno visto il Procuratore della Corte Penale Internazionale chiedere mandati di arresto verso le parti coinvolte, non possono farci restare ancora in silenzio”.

“Ricordiamo con orrore l’efferato eccidio del 7 ottobre scorso in cui sono stati barbaramente uccisi oltre 1000 israeliani innocenti da parte dei terroristi sanguinari di Hamas. Questo crimine, per noi ingiustificabile e condannabile – sottolineano – nasce in un contesto di radicalizzazione avvenuta in Palestina anche per effetto dell’occupazione illegale di Israele delle terre palestinesi. Ma quello che ci sconvolge è la reazione sproporzionata e altrettanto incivile del governo e dell’esercito israeliano, che stanno sottoponendo i civili palestinesi a torture e sofferenze indicibili”.

Chiediamo al Sindaco Angarano di scrivere alle autorità di Khan Younis (eventualmente via ambasciata palestinese in Italia) per esprimere a nome di tutta la città i sentimenti di solidarietà, vicinanza e commozione per quanto sta accadendo e, nell’impossibilità di poter inviare aiuti diretti, di effettuare delle adeguate donazioni alle realtà impegnate nei teatri di guerra – tra cui la Striscia di Gaza – quali Oxfam, Emergency, UNHCR, UNICEF, UNRWA e Medici senza Frontiere, in accordo con i fini dello Statuto comunale”.

https://www.khanyounis.mun.ps/ https://www.ambasciatapalestina.com/