“In questi giorni in cui la questione dell’approvazione della maglia 165 è tornata alla ribalta (leggi qui), apprendo con stupore che alcuni, con foto o con dichiarazioni sui social, stanno accostando tale maglia alla zona di Pantano – Ripalta, zona naturalistica di particolare pregio ambientale e uno dei simboli della città”. Esordisce così in una nota il consigliere comunale di maggioranza Peppo Ruggieri, specificando alcuni aspetti.
“Nessuno però può toccare Pantano – Ripalta, neanche volendo! La maglia 165 e la zona Pantano – Ripalta sono due zone distinte per ubicazione, destinazione urbanistica, disciplina normativa e situazione attuale. Mentre nella prima esistono gli edifici di una fabbrica attiva fino a pochi anni fa ed ha una precisa destinazione di PRG (Piano Regolatore Generale) – afferma – la seconda resta una zona naturalistica di pregio verso la quale questa Amministrazione ha sempre guardato con attenzione e interesse ambientale. Come quando l’anno scorso ha messo in piedi, per mio tramite e grazie al sostegno di alcuni imprenditori privati, in collaborazione con l’associazione “Pro Natura – Ripalta area protetta”, un progetto di recupero dei muri a secco e della staccionata in legno, operazione che si è fermata a febbraio un attimo prima di partire solo a causa dell’emergenza COVID19, ma che sarà ripresa appena possibile. Non solo recupero però – continua Ruggieri – da circa un mese mi sono interessato e documentato per riavviare l’iter di richiesta di istituzione del “Parco Naturale Regionale Lama Santa Croce” avviato tre anni fa dalla precedente Amministrazione, operazione di rilancio pensata sempre di concerto con la suddetta associazione, a cui ho scritto per ottenere una relazione su tali luoghi, riconoscendone competenze e conoscenza acquisita in anni di attività. C’è da restare perplessi, quindi, quando la stessa associazione, relativamente alla maglia 165, parla di “strada per la futura cementificazione di Pantano Ripalta”. Non si capisce a cosa ci si riferisca con questa affermazione, a maggior ragione alla luce delle collaborazioni e degli iter avviati, che vanno esattamente nella direzione opposta”.
“Non entrerò qui nel merito della lottizzazione della 165 – aggiunge Ruggieri – che è una storia che deve essere raccontata per bene e sin dall’inizio del suo lungo percorso, ovvero dal 2008, quando i privati furono invitati a presentare dall’Amministrazione di allora un Piano di Lottizzazione. Mi preme qui concludere rassicurando che per quanto mi riguarda ogni futura programmazione urbanistica, intendo quelle che riguarderanno questa Amministrazione e magari non hanno un complesso iter ereditato come quello della 165, dovranno necessariamente tenere conto della situazione urbanistica attuale. Già ad aprile 2019 infatti, su mia espressa richiesta, l’Ufficio Tecnico Comunale ha chiesto all’OMI – Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, lo stock catastale del Comune di Bisceglie. Questa è la linea politica che continuerò a seguire – conclude Peppo Ruggieri – coerentemente con la mia storia personale e con quanto fatto finora per la comunità biscegliese”.