“Come opposizione responsabile non possiamo restare in silenzio quando l’amministrazione comunale dà cattivi segnali alla cittadinanza”. Si è aperto con queste parole, pronunciate dal consigliere Pd Angelantonio Angarano, l’incontro tra le opposizioni in consiglio, i cittadini e la stampa sul caso del debito accumulato dalla Nicotel Wellness Srl nei confronti del Comune per la gestione della piscina comunale.

Alla conferenza, tenutasi nel tardo pomeriggio di martedì 22 marzo nella sala del piano bar dell’Hotel Salsello, hanno partecipato, oltre ad Angarano, anche i consiglieri Gianni Casella, Domenico Storelli, Giorgia Preziosa e Pierpaolo Pedone, cioè cinque dei sei firmatari dell’interrogazione presentata un mese fa all’attenzione della massima assise comunale. Il sesto firmatario, Luigi Cosmai, è stato costretto all’assenza per motivi lavorativi.

Diversi i punti focali degli interventi, primo fra tutti lo spirito che ha unito rappresentanti di fazioni politiche diverse: “Sui temi importanti – ha dichiarato l’ex candidato sindaco Angarano – non ci sono distinzioni politiche. Quello che cerchiamo di portare all’attenzione di tutti i biscegliesi è un caso più unico che raro di credito da parte del Comune nei confronti di una società di gestione di un’opera pubblica per circa 172mila euro, frutto di cinque anni di canone di gestione della struttura non pagato“.

“Non è un bel segnale che il Comune dà ai cittadini – ha proseguito il consigliere Pd – Al contrario è un segnale di superficialità e di ambiguità, se si pensa anche al presunto conflitto d’interessi che coinvolgerebbe una ex consigliera ora assessore (Rachele Barra, ndr – in questo senso il sindaco Spina ha già espresso la propria posizione pochi giorni fa) e al problema della manutenzione della struttura, spesso sotto il livello di sufficienza”.

Gli fa eco, nell’intervento successivo, Gianni Casella: “Le opposizioni sono qui per controllare e garantire che l’amministrazione operi in modo corretto e trasparente – ha esordito il consigliere di Libertas Democrazia Cristiana – Da parte nostra confermiamo di essere svegli e attenti, mentre è chiaro che l’amministrazione Spina ter sia distratta da altro”.

“Qui stiamo parlando di una società, la Nicotel Wellness Srl, che non è mai stata in grado di pagare il canone di concessione di 34mila euro annui al Comune di Bisceglie – ha proseguito Casella – causando all’Ente una perdita di ben 172mila euro. Questa cifra, ad esempio, sarebbe stata utile per creare agevolazioni sulla tassazione, in una città come la nostra che ha visto un aumento altissimo della Tari“.

“Noi abbiamo fatto al comune una domanda: com’è possibile che il canone non sia mai stato versato in cinque anni? A questo interrogativo il comune non ha mai davvero risposto. Il sindaco si è limitato a una dichiarazione apparsa su un quotidiano in cui sostiene genericamente che il comune ha rispettato la legge, senza di fatto rispondere alla nostra sollecitazione”.

“L’avvocato Di Lorenzo – ha continuato Casella nel suo lungo intervento – funzionario dell’avvocatura comunale di Bisceglie incaricato dal Comune per la riscossione dei crediti, ha inoltre detto che recuperare i soldi sarà un’impresa impossibile, perché la società che gestisce la piscina versa in difficoltà economiche. Anche per questo non riusciamo a spiegarci come mai il contratto non sia stato subito risolto per grave inadempienza.

Prima di passare la parola, un’ulteriore stoccata al suo avversario politico: “Spina si permette, oltre a tutto ciò, di alterare la verità, alimentando poco credibili sospetti su un presunto accordo tra Nicotel Wellness e opposizioni, cosa assoltuamente fuori dal mondo. Noi all’opposizione chiediamo solo risposte, convinti che la politica debba agire a garanzia e a tutela della città”.

L’intervento successivo è stato curato da Pierpaolo Pedone, che ha approfondito l’aspetto contrattuale, anticipato da Casella nel suo discorso: “Il contratto di gestione era risolvibile per inadempienza, come ha detto Gianni in precedenza. C’è anche una legge che, se applicata, avrebbe chiuso il discorso a favore del Comune. Il Decreto Legislativo 163/2006 prevede infatti che in caso di mancata solvibilità del debito l’Ente è tenuto a risolvere il contratto”.

“La gestione – ha spiegato Pedone – sarebbe poi stata affidata, in assenza di altri partecipanti alla gara di concessione in graduatoria, ad un soggetto individuato proprio dal concessionario, con una clausola di gradimento da parte del Comune. Non essendo ancora avvenuto nulla di tutto ciò, il rischio è di ritrovarci, tra poco tempo, davanti ad un immobile obsoleto, con un carico ulteriore di costi per il recupero che graverebbe ancora di più sulle casse del Comune e, di conseguenza, sulle tasche dei cittadini.

Dopo Pedone, è intervenuto Domenico Storelli del movimento Il Torrione, che ha parlato in modo più generico dell’atteggiamento, a suo parere, tenuto dall’amministrazione comunale: “Quella di Bisceglie è un’amministrazione che pensa più ai titoli dei giornali che ai fatti concreti, mentre i cittadini sono in difficoltà e non sanno a chi rivolgersi. Il sindaco tradisce tutta la città, non solo noi consiglieri, ma sono convinto che i conti arriveranno presto e questi 172mila euro in meno nelle casse del Comune ne sono la prova.

Giorgia Preziosa ha infine parlato della sua esperienza personale legata alla piscina comunale: “Chi frequenta la piscina ha segnalato nel tempo diversi disagi. Anche persone molto vicine a me, come mio fratello o mio figlio, vuoi per l’assenza di mezzi specifici per disabili, vuoi per la scarsa manutenzione degli ambienti, sono stati costretti a spostarsi fuori città per allenarsi, o peggio ancora a rinunciare totalmente all’attività in piscina”.

“Avevo a suo tempo segnalato all’allora consigliera Rachele Barra il disagio, senza però avere risposta – ha continuato l’ex consigliera di maggioranza – Perciò avevo coinvolto l’ormai ex assessore Vittoria Sasso (presente in sala, ndr), che ha fatto il possibile, purtroppo però senza successo. Tutto ciò è un peccato perché una struttura del genere avrebbe potuto creare nuove possibilità non solo dal punto di vista sociale, ma anche dal punto di vista prettamente sportivo e agonistico.

Poco prima delle conclusioni, una cittadina presente tra il pubblico è intervenuta, in maniera decisa ancorché educata, chiedendo ai politici presenti cosa possano fare i biscegliesi per affrontare la situazione, secondo l’opinione dei consiglieri d’opposizione: “Il cittadino ha un’arma potentissima per cambiare le cose: il diritto di voto – ha risposto Casella – Spero che i cittadini biscegliesi possano prendersi quanto prima la rivincita su un’amministrazione capace solo di creare spaccature sociali. Nel frattempo l’opposizione lavora per tutti quei cittadini che non si sentono soddisfatti dell’operato del sindaco e dell’amministrazione comunale”.

“Quello che ci vorrebbe adesso è un’amministrazione di ‘salvezza cittadina’ – ha proseguito Pierpaolo Pedone – cioè un modello di amministrazione che non tenga conto dei colori politici, ma solo delle reali esigenze della città. Con i presupposti di oggi potrebbe anche essere possibile”.

Chiusura della conferenza stampa affidata ad Angelantonio Angarano, che ha illustrato i prossimi obiettivi: “Dobbiamo costringere l’amministrazione comunale a prendere posizione sul caso della piscina comunale, mettere alla prova la maggioranza in consiglio e trasmettere gli atti di competenza agli organi preposti per verificare i danni all’Ente e le eventuali responsabilità.