Prevenire il fenomeno dell’usura e dell’ingresso di capitali di provenienza illecita nell’economia legale. E’ l’obiettivo che sta accompagnando in queste settimane l’attività della Prefettura di Barletta Andria Trani, nell’ambito della “fase 2” dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus.
Ieri pomeriggio si è tenuta una nuova Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia in videoconferenza, allargata alla partecipazione dei rappresentanti di ABI Puglia, Cofidi provinciali e delle locali Associazioni Antiracket ed Antiusura.
Con l’Associazione Bancaria Italiana è stata evidenziata l’importanza del ruolo assegnato alle banche nell’attuale contesto emergenziale, chiamate a procedure più snelle, sempre nel rispetto delle regole, nell’erogazione delle liquidità alle imprese previste dal Governo con i decreti “Cura Italia” e “Liquidità” o di imminente approvazione quale il “Decreto Rilancio”; con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di criminalità, compresa la piaga dell’usura.
Si è inoltre fatto riferimento al Protocollo di legalità del 4 maggio scorso in materia di prevenzione amministrativa antimafia. Da parte della Federazione delle Associazioni antiracket ed antiusura è stata rappresentata la difficoltà di poter accedere da parte delle imprese al finanziamento di 25mila euro previsto dal “Decreto Liquidità”, in quanto lo stesso decreto esclude la possibilità, per quelle imprese in difficoltà rispetto agli impegni bancari già assunti e segnalate nella Centrale Rischi Finanziari, di avere la garanzia dello Stato sul finanziamento. E’ stato auspicato un intervento normativo che renda il sistema dei finanziamenti maggiormente accessibile anche per chi si trova in una situazione di sofferenza economica.
Su proposta del Prefetto Valiante, si è stabilito di avviare un tavolo per la stesura di un Protocollo d’Intesa per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, per favorire il più possibile a livello locale il ricorso al fondo di prevenzione ed usura ed accelerare le procedure di riconoscimento dei benefici di legge, anche mediante un armonico sistema di interazione tra tutti i soggetti coinvolti. Le locali Associazioni antiracket e le sedi provinciali dei Cofidi sono inoltre state sensibilizzate dalle Forze di Polizia a fornire ogni utile elemento informativo rispetto ad eventuali anomali interessamenti e possibili condizionamenti della criminalità a fini di usura o estorsione sul territorio e ad intercettare segnali da parte di imprenditori in difficoltà.