“Quando nel giugno del 2018 bisognava candidare le proprie scuole ai finanziamenti per lavori di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico, evidentemente chi aveva il dovere e l’onore di Amministrare la Provincia si godeva le ferie anticipate o, semplicemente, dormiva sonni profondi. Oggi, infatti, veniamo a sapere che la Regione Puglia ha finanziato progetti per lavori in ben 74 edifici scolastici e con grande rammarico dobbiamo prendere atto che tra questi non risulta neanche uno del nostro territorio”, dure le parole del comunicato redatto dai consiglieri provinciali Rosa Cascella, Michele Lamacchia, Barbara Costabile, Savino Tesoro, Giuseppe Corrado e il biscegliese Pierpaolo Pedone.
“Non sappiamo se per incapacità, superficialità o semplicemente perché impegnati in altre faccende, ma quel che è certo è che l’allora Amministrazione Provinciale, guidata dal Presidente Nicola Giorgino, si fece scappare dalle mani un’altra ghiotta possibilità per restituire nuovo volto ad alcuni edifici scolastici della nostra Provincia che, come noto, versano da tempo in condizioni di degrado assoluto“, aggiungono i consiglieri.
“L’unica certezza, però, è che, chi dovrebbe chiedere scusa ai cittadini per aver perso questa ennesima occasione fa finta di non sentire anzi cerca di scaricare le proprie responsabilità sugli altri dimenticando che era parte integrante dell’Amministrazione di Centro-Destra che ha governato per anni questo territorio”, sottolineano.
“Il Presidente Lodispoto ha già incontrato l’Assessore Regionale Leo e i Dirigenti Regionali per comprendere come riuscire a risolvere questa ennesima problematica e salvaguardare gli interessi della Nostra Comunità”, scrivono i consiglieri provinciali, “Abbiamo attivato gli uffici tecnici della Provincia per predisporre Progetti immediatamente finanziabili. Ma questa è solo una delle tante “falle” della passata gestione”.
“Oggi, però, la musica è cambiata: con l’Amministrazione Lodispoto, accanto ad un piano di razionalizzazione della spesa, cui è seguita l’approvazione all’unanimità nei tempi previsti dalla legge del Bilancio di Previsione, siamo tornati ad intercettare finanziamenti utili per la programmazione futura”.
Non tarda ad arrivare la replica dei consiglieri Luigi Antonucci, Cosimo Arbore, Massimiliano Bevilacqua, Pasquale De Toma e Giuseppe Di Paola: “Innanzitutto ci preme sottolineare che, in merito alla politica provinciale ed all’Istituzione Provincia, stante la natura particolare che questi enti rivestono, grazie al decreto Del Rio, ed in assenza di investitura popolare, quando amministrava il centro-destra vi era sempre una natura collegiale delle decisioni da assumere. Tanto è vero che tutti i sindaci facevano parte del consiglio provinciale (vedi Lamacchia ex sindaco di San Ferdinando di Puglia, tra i firmatari della nota, che siede in Consiglio Provinciale dal 2016) ed il vicepresidente era il sindaco di Trani Amedeo Bottaro di centrosinistra”.
“In riferimento, quindi, agli attacchi gratuiti mossi, forse gli amici consiglieri provinciali del Pd (dimenticando che se siedono in quei banchi lo devono ai componenti del gruppo provinciale del cdx, giusto per l’onestà politica ed amministrativa) ed affini, (tra cui alcuni ex di centrodestra, compreso il vice presidente vicario, Pierpaolo Pedone, a cui inoltriamo ancora una volta l’invito a formalizzare l’uscita dal gruppo, Insieme per la Bat, in quanto eletto nella stessa, ricordando allo stesso, che la sua nomina fu accordo esterno, maturato 12 ore prima della elezione del presidente in carica), che pur varcando il Rubicone e di rimanere tenacemente attaccati a qualche poltroncina potrebbero trovare ristoro alle loro risposte chiedendo lumi ai loro principali esponenti. In ogni caso si ribadisce che talune decisioni che riguardano principalmente attività tecniche e gestionali, non possono essere poi addebitate alla politica”, scrivono perentori.
“Invitiamo quindi ad interessare della vicenda chi ha tuttora ruoli definiti gestionali che fugherebbero i dubbi in questione. Una cosa è certa: dall’amministrazione Giorgino a quella sostenuta da coloro che si auspicano essere paladini della verità vi è stato un cambio di atteggiamento e di stile che non ha eguali. Voi non governate perché insigniti del consenso popolare, ma solo grazie a giochi di potere ed accordicchi senza un vero nobile fine quando si cercava sempre un dialogo, così come accaduto nell’ultimo consiglio provinciale approvando all’unanimità il bilancio dell’ente provincia! La Provincia merita rispetto, come rispetto lo meritano i cittadini e noi ne abbiamo dato prova. Chi ha dormito è magari chi ha aspettato 20 anni, prima di chiudere la vicenda dei lavori sull’Andria-Trani, o ha fatto di questo territorio una succursale degli interessi baricentrici. Senza risorse e senza consenso popolare fare queste polemiche rimane un vacuo esercizio retorico della politica fine a se stesso”, concludono i consiglieri.