Il presidente uscente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Francesco Ventola, ha indetto per il prossimo 12 ottobre le elezioni di Presidente e Consiglio Provinciale, organi formalmente decaduti il 13 luglio scorso e soggetti, da quest’anno, alla legge Delrio (Legge 56/2014) sul riordino delle province.
Le elezioni, però, non riguardano direttamente i cittadini, perché la stessa legge Delrio ha stabilito la trasformazione delle provincie più piccole (tra cui appunto, quella di Barletta-Andria-Trani) in organi amministrativi di secondo grado, cioè non eletti direttamente dalla cittadinanza.
Dalle 8 alle 20 del 12 ottobre, quindi, presso la sede stessa della Provincia, in piazza San Pio X, 9, avranno diritto di voto i sindaci e i consiglieri comunali di ciascuna delle dieci città in carica in tale data, e potranno votare per uno dei sindaci o per uno dei consiglieri provinciali uscenti. Essi saranno anche candidabili alla carica di consigliere, assieme a tutti i consiglieri comunali.
Particolare, però, la situazione di Andria: la disposizione di Ventola prevede infatti, secondo quanto indicato dalla legge Delrio, che i rappresentanti (sindaco e consiglieri) di città la cui amministrazione debba rinnovarsi nei 18 mesi successivi al 12 ottobre non possano essere candidabili né alla carica di Presidente né alla carica di consigliere provinciale. L’amministrazione Giorgino, in questo senso, avrà termine la prossima primavera, ben prima dei 18 mesi stabiliti.
Le liste concorrenti per le elezioni di Presidente e Consiglio Provinciale dovranno essere presentate il 21 e il 22 settembre secondo le modalità indicate dalla Provincia.
Ciascun elettore potrà votare per un candidato presidente e per una delle liste, con la possibilità di esprimere una preferenza.
Lo scrutinio inizierà alle ore 8 del 13 ottobre. Il nuovo Presidente resterà in carica quattro anni, a meno che il suo mandato di sindaco non scada prima (in quel caso decadrebbe sia dalla carica di sindaco sia dalla carica di presidente della provincia), mentre il Consiglio Provinciale resterà in carica per due anni: anche qui, se un consigliere termina il suo mandato in comune, termina automaticamente anche quello in provincia.