La Prefettura, su richiesta del Tar Puglia, ha stilato due ipotesi per la nuova (e definitiva) composizione del Consiglio regionale pugliese: la prima che tiene conto della diversa assegnazione del premio di maggioranza (27 consiglieri al centrosinistra e non più gli attuali 29) e la seconda che invece prevede l’attribuzione di 29 seggi alla maggioranza (come sollecitato nel ricorso di Domenico De Santis). Nella prima ipotesi, a subire le conseguenze della riattribuzione sarebbe il consigliere regionale biscegliese dei “Popolari con Emiliano” Francesco La Notte, che invece rimarrebbe in carica nel caso dovesse prevalere il secondo scenario ipotizzato dalla Prefettura.
Tra lunedì prossimo (il termine entro cui la Prefettura di Bari deve depositare i risultati del ricalcolo effettuato in base alle precedenti sentenze) e l’8 luglio (quando si tornerà davanti al Tar di Bari per definire il merito della questione) arriverà, come previsto, il pronunciamento dei giudici di Palazzo Spada. Rispetto alle tre sentenze di marzo (i ricorsi di Vito De Palma, Antonio Scalera e Domenico De Santis) sono state infatti presentate riserve di appello da tutte le parti in causa, compresa la stessa Regione che in primo grado si è schierata «per la governabilità» sostenendo appunto che far scendere la maggioranza da 29 a 27 seggi possa creare difficoltà operative.