A poco meno di quarantottore dall’inizio della consultazione referendaria anche il Pd di Bisceglie ha voluto ribadire il suo invito ad andare a votare e scegliere il SI. Questa mattina a Palazzo Bonomi i consiglieri comunali in quota Pd Roberta Rigante e Angelatonio Angarano, assieme ai rappresentanti del comitato “No Triv” Giuseppe Cappelletti e Maurizio Parisi, hanno esposto le ragioni del SI all’ormai prossimo referendum del 17 aprile.

La neo consigliera comunale Rigante ha introdotto la conferenza stampa dichiarando che: “All’interno del Pd di Bisceglie non c’è nessuna contraddizione, siamo per il SI a questo referendum. La nostra è sempre stata una posizione a favore delle energie rinnovabili e quindi coerentemente invitiamo i cittadini ad andare a votare e a votare SI”.  Il capogruppo Pd in consiglio comunale Angelantonio Angarano ha sottolineato l’importanza del voto: “Il referendum è il più alto esercizio civico di partecipazione democratica, quindi invitiamo tutti i cittadini a recarsi alle urne. Lo sfruttamento delle energie fossili è ormai qualcosa che appartiene al passato, con questo referendum possiamo lanciare un messaggio importante per il futuro”.

Presente al tavolo della conferenza stampa assieme agli esponenti Pd e No Triv anche Natale Parisi, rappresentante dell’associazione “Io conto su di te” ed ex assessore del comune di Bisceglie. Parisi ha ricordato la sua storica posizione contro le trivellazioni: “E’ dal 1986 che esprimo la mia posizione fortemente contraria alle trivellazioni in mare, già trent’anni fa attraverso la stampa chiesi pubblicamente di non concedere nessun tipo di autorizzazione alle compagnie petrolifere. Andare a votare domenica significa lanciare un messaggio forte e chiaro alle compagnie petrolifere, non sono le benvenute nel nostro mare. Il mio più grande rammarico è che non si vada ancora a votare per far scomparire le piattaforme anche oltre le 12 miglia, il nostro mare deve rimanere incontaminato”.

Infine gli interventi più tecnici del referente “No Triv” Giuseppe Cappelletti e del componente del comitato Maurizio Parisi. Cappelletti ha sottolineato come la maggior parte delle compagnie petrolifere rimangono sotto la soglia delle 50.000 tonnellate estratte all’anno per non pagare le royalties allo stato: “In pratica occupano il nostro mare, estraggono petrolio o gas e il nostro stato non ci guadagna nulla. Votare SI significa solo far rispettare i contratti vigenti e far si che le compagnie smantellino le piattaforme alla scadenza delle concessioni entro le 12 miglia”. Proprio sulla questione smantellamento Parisi ha sottolineato come: “Al momento sulle poco meno di 100 piattaforme presenti entro le 12 miglia in acque italiane 35 sono inattive, 6 non operative e 26 non estrattive. Se vincesse il SI le compagnie dovrebbero spendere quasi 800 milioni di euro per lo smantellamento delle varie piattaforme. Non andare a votare o votare NO significa quindi fare un regalo immenso alle compagnie petrolifere, concedere loro la possibilità di mantenere delle piattaforme non funzionanti. Va anche ribadito che le risorse estratte non appartengono all’Italia ma proprio alle ditte proprietarie delle piattaforme che, come detto precedentemente, pagano royalties ridicole”.

Altre iniziative a supporto del SI al referendum da parte del comitato No Triv sono previste nel pomeriggio con l’apertura di gazebo informativi nelle piazze del centro biscegliese.