“Apprendiamo con rammarico, dalla stampa e dai social, che discutere della situazione rifiuti a Bisceglie è considerato strumento politico. In realtà è cosa assai più seria perché, a prescindere dai ‘passi avanti’ fatti nella gestione degli stessi, il problema rifiuti non è stato affrontato con l’opportuna importanza“, parte così la nota stampa redatta dai consiglieri comunali Giorgia Preziosa e Pierpaolo Pedone in merito alla questione igiene urbana.
“Il progetto porta a porta, voluto all’unanimità dalla città e dalle forze politiche, è stato attuato ma non nelle modalità stipulate. E non importa se a gestirne il servizio sia Camassa o Ambiete 2.0, ma solo che a 60 giorni o poco più dalla effettiva attuazione, non si dispiega e non ne prende forma nel modo giusto. Allora vale la pena garantirne la continuità in questo modo? Noi crediamo di no“.
E aggiungono: “Bisogna trarre le conclusioni e accettare la sconfitta ricominciando daccapo nel rispetto delle regole e dei contenuti del disciplinare di gara, in quanto i criteri e le modalità di attuazione degli stessi non si sono concretizzati. Ah dimenticavamo: ma i controlli dove sono? Ci sono posti pubblici come scuole o aree di interesse pubblico, dove i rifiuti abbandonati fanno da padroni e solo in seguito a numerose segnalazioni si procede alla pulizia e al ripristino dello stato dei luoghi. Spesso si ha la percezione che chi amministri la Città ne abbia perso il contatto con la stessa”.
“Ammettiamolo”, sottolineano i due consiglieri comunali di minoranza, “la situazione è presa sottogamba. Il rapporto bilaterale e di corrispondenza tra ente pubblico e privato non si è mai concretizzato, tanto da rendere quasi ingestibile l’intera situazione creatasi in città. Dovremmo noi forze politiche trovare in coordinamento la soluzione, ma il consiglio tecnico, così come chiesto, non si è mai riunito. Si ha un dato, che la raccolta rifiuti a Bisceglie è salita, ma non si è tenuto conto che la soglia dei rifiuti abbandonati è maggiore della quantità raccolta, poichè sono molti gli evasori della tari che, non avendo ritirato i mastelli, abbandonano rifiuti ovunque”.
E in conclusione: “Rifacciamo un percorso a ritroso, capendo gli errori fatti si possono risolvere queste falle. Strutturiamo un team informativo e tecnico, e rendiamo concreti i parametri di procedimenti per la raccolta, in quanto l’estate è alle porte e visti i presupposti, credo non vi saranno buone previsioni”.