“Il 30 novembre scadrà la proroga del contratto di servizio relativo alla raccolta dei rifiuti in capo alla azienda Ambiente 2.0. E nonostante l’imminenza della scadenza, l’amministrazione comunale procede a tentoni tra interrogazioni all’Anac, verifiche di condizioni di ammissibilità delle aziende partecipanti al vecchio bando, dichiarazioni contraddittorie e fuorvianti. Il Movimento 5 Stelle di Bisceglie intende mettere un po’ in ordine le idee e fornire all’amministrazione qualche suggerimento costruttivo”, è quanto si legge nella nota inviata dai pentastellati biscegliesi in merito alla situazione dell’igiene urbana cittadina.
“La ripartenza del sistema di raccolta rifiuti non potrà prescindere dalla messa in pratica di una quantificazione dei volumi conferiti da ciascuna utenza per l’applicazione della ‘tariffazione puntuale’“, sottolineano i 5 stelle, “Il Decreto del Ministero dell’Ambiente, del 20 aprile 2017, già forniva chiare disposizioni a riguardo. Ispirandosi a tali norme, il Movimento suggerisce di adottare la contabilizzazione dei Volumi procedendo al conteggio del Numero dei Prelievi a domicilio, per poi calcolare le relative quantità, in massa (Kg), moltiplicando i volumi per una densità media (di rifiuto) che la Giunta Comunale dovrà deliberare (dopo un opportuno periodo di tempo, ma dell’ordine di qualche mese, necessario per determinarlo con metodi statistici). La parte variabile del costo del sistema di raccolta dei rifiuti verrà determinata generalmente sommando i costi relativi alle singole utenze, ciascuna calcolabile moltiplicando il Numero dei Prelievi per la Densità per il Volume del mastello per il Costo Unitario (euro/kg di rifiuto)”, affermano i 5 stelle biscegliesi.
“Il Movimento 5 Stelle di Bisceglie riconferma la sua predilezione per il sistema di raccolta con i mastelli, anche perché i mastelli in uso sono già dotati di transponder per l’invio del segnale elettromagnetico di prelievo del rifiuto a domicilio. Un perfezionamento del servizio potrebbe passare per il ricorso ai volumi contingentati per utenze condivise, utilizzando bidoni condominiali, ma comunque dotati di transponder, purché siano tenuti all’interno dei residence; ciò, però, comporterebbe un prezzo di tariffazione puntuale da applicare all’intero condominio e poi da suddividere tra i condomini a seconda dei millesimi. A loro la libera scelta di accettare questa soluzione o di ricorrere ad un volume, cioè ad un mastello, famigliare. Ciò che è inderogabile”, continuano, “è il ‘contingentamento’ del Volume di Prelievo, la contabilizzazione del Numero dei Prelievi e l’applicazione della ‘tariffazione puntuale'”.
“L’amministrazione comunale, in ogni caso, non si potrà sottrarre dal rendere capillare un rigoroso sistema di controllo e di sanzioni, che fino ad ora è stato impalpabile (non è dato sapere quante sanzioni sono state elevate da quando la nuova amministrazione è in carica). Il processo di dissuasione dei cittadini poco rispettosi o furbi, deve passare per una profonda capacità dell’amministrazione di far rispettare severamente le regole. Il Movimento sollecita l’amministrazione comunale a far provvedere l’Ufficio Competente alla pubblicazione, sul Sito dell’Osservatorio Rifiuti della Regione Puglia, dei dati mancanti sulle quantità di rifiuti raccolti relativi ai mesi di febbraio, marzo e aprile 2018. È singolare che siano presenti sul sito in questione i dati di maggio-settembre -con un pare macroscopico errore inerente il dato del differenziato di settembre 2018 pari al 92,92%??- e non quelli del periodo precedente. Per quale motivo?”, si chiedono in conclusione i 5 stelle.