“In questi caldi giorni di mezza estate riteniamo necessario accendere i riflettori su un fenomeno preoccupante che si verifica quotidianamente in città e che ci hanno segnalato molti cittadini: il pericoloso transito di bici elettriche e monopattini nelle piazze e nelle strade pedonali”. A parlare è il segretario del Partito Democratico di Bisceglie Bartolo Sasso.
“Come è noto, alcuni cittadini indisciplinati utilizzano impropriamente questi mezzi in piazza Vittorio Emanuele II e in via Aldo Moro – prosegue – e spesso ciò avviene ad alta velocità e in presenza di bambini, che utilizzano i già pochi spazi disponibili per giocare sotto la sorveglianza dei genitori. Ad aggravare il quadro c’è che si tratta spesso delle cosiddette Fat bike, particolarmente potenti e pesanti”.
“Tre anni fa, su sollecitazione di alcuni cittadini che avevano visto i propri figli rischiare di essere investiti, il Sindaco aveva emesso l’ordinanza sindacale numero 75 del 1° giugno 2021, che stabilì il divieto – con le dovute eccezioni – di circolare con velocipedi e mezzi similari nelle aree pedonali urbane. Tuttavia, non molto è seguito al provvedimento, che attualmente è sostanzialmente inosservato”.
“Il nostro partito è decisamente a favore della mobilità sostenibile e in particolare all’uso della bicicletta come alternativa ai mezzi a motore, come dimostrano le copiose indicazioni fatte al redigendo PUMS pochi mesi fa, ma il fenomeno che stiamo denunciando e che ci preoccupa è un altro: la sicurezza dei pedoni – sottolinea Sasso – e in particolare dei bambini che usano le piazze e le strade pedonali per giocare all’aperto”.
“Proprio pochi giorni fa, nella vicina Andria sono stati presi provvedimenti importanti per lo stesso fenomeno, con risultati notevoli. Quello che chiediamo al Sindaco Angarano è di predisporre al più presto e senza indugio controlli capillari e soprattutto costanti, che consentano ai cittadini di vivere tutto l’anno e a tutte le ore le già poche aree pedonali con serenità e senza correre rischi. Non vorremmo mai trovarci – conclude il segretario del Pd cittadino – nella spiacevole condizione di rivendicare un indesiderabile: l’avevamo detto”.