La sezione biscegliese di Sinistra Ecologia e Libertà attacca l’amministrazione comunale sul tema della lotta al gioco d’azzardo e sul “deplorevole fenomeno dell’apertura di sale da gioco, sale slot e VLT (videolottery) che imperversa a Bisceglie”
“Non possiamo assolutamente dirci soddisfatti di quanto fatto (o meglio, non fatto) sinora dall’amministrazione comunale”, si legge nel comunicato stampa diramato da Sel. “Il Sindaco Spina in passato ha già avuto modo di lavarsene pilatescamente le mani affermando di non poter fare molto per contrastare il fenomeno da un punto di vista politico ma che di più si poteva fare sul piano culturale. Ad oggi, con nostro sommo rammarico, ci vediamo costretti a constatare che poco o nulla è stato fatto sia su un versante che sull’altro”.
“Eppure, a ben vedere, qualcosa da fare ci sarebbe”, continuano gli attivisti del partito di Nichi Vendola. “Si potrebbe, ad esempio, aggiornare e ammodernare il regolamento comunale per la disciplina dell’apertura e della gestione delle sale da gioco prevedendo norme specifiche per le agenzie per la raccolta di scommesse e sale VLT. Si potrebbe aumentare la distanza attualmente prevista nel regolamento comunale di 100 metri dai luoghi sensibili portandola, magari, ai 500 previsti dalla Legge regionale 43/2013 e inserendo tra i luoghi sensibili anche altri siti quali gli impianti sportivi, spiagge, giardini, parchi pubblici e qualsiasi altro istituto frequentato principalmente da giovani. Prevedere una distanza minima anche da sportelli bancari, postali o bancomat, agenzie di prestiti di pegno o attività in cui si eserciti l’acquisto di oro, argento od oggetti preziosi. Predisporre corsi di formazione sui rischi del gioco patologico per il personale operante nelle sale da gioco. Promuovere campagne di informazione, sensibilizzazione ed educazione sui rischi e sui danni derivanti dalla dipendenza da gioco”.
“Si potrebbe rendere effettive le sanzioni amministrative e gli accertamenti delle violazioni previsti dall’art. 7 comma 9 della L.R. 43/2013, dunque anche in relazione al divieto di qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio di sale da gioco”, continua ancora la nota di Sel. “Seguendo l’esempio virtuoso dato dai sindaci di altri comuni italiani, Spina potrebbe anche disciplinare gli orari di esercizio delle sale da gioco e gli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro installati negli esercizi autorizzati”.
“Tante altre potrebbero essere le iniziative lodevoli”, sottolineano gli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà, “ma con amarezza invece riscontriamo solo inerzia e disinteresse. Chiediamo quindi al Sindaco Spina di cancellare l’ignavia mostrata sinora e di intraprendere percorsi concretamente orientati verso il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico. Chiediamo quindi che il Comune di Bisceglie aderisca al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, iniziativa a cui hanno già aderito, ad oggi, oltre 550 comuni di tutta Italia. Il documento (facilmente reperibile su internet) è una sorta di dichiarazione di intenti che, una volta sottoscritto, vincola moralmente tutti gli amministratori a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d’azzardo facendo rete nei territori con associazioni, volontari, polizia locale e forze dell’ordine per attivare iniziative culturali e realizzando reti sovraterritoriali con le ASL e con Prefettura, Questura e Dia per monitorare, prevenire, contrastare il gioco d’azzardo e curare i giocatori patologici. Come può evincersi dal documento in esame, sono 15 milioni i giocatori abituali, 2 milioni sono i giocatori a rischio patologico e circa 800.000 sono i giocatori già patologici; per curare i dipendenti dal gioco patologico sono necessari 5-6 miliardi l’anno. Insomma, col gioco d’azzardo abbiamo tutto da perdere”.
“La dipendenza patologica che facilmente può svilupparsi da una diffusione scriteriata del gioco con vincite in denaro può causare danni sociali, sanitari ed economici immani ed estremamente disgreganti per la società”, si legge ancora nel comunicato di Sel. “Se ci si guarda attorno con un minimo di attenzione ci si può già facilmente rendere conto di quanto la situazione sia preoccupante. La diffusione della cultura del gioco d’azzardo crea disvalori e false speranze che dequalificano anche la cultura del lavoro, unica reale via per la realizzazione della dignità personale. A questo si aggiunga anche che a chi intravede nell’apertura di sale slot una buona occasione imprenditoriale e di guadagno la realtà dei fatti, molto spesso, mostra una situazione molto meno rosea rispetto alle aspettative. La dipendenza da gioco va dunque ad alimentare circoli viziosi di cui la politica, a ogni livello e ognuno secondo le proprie responsabilità, deve necessariamente occuparsi: il gioco d’azzardo patologico diventa un costo sanitario da sostenere, può portare alla disgregazione familiare e, nei casi più gravi, diventa linfa vitale per l’usura”.