“Con la solita chiarezza spieghiamo i contenuti della recente sentenza del Tar”. Con queste parole esordisce il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, in merito all’accoglimento del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezione Prima) dei ricorsi avanzati dai consiglieri comunali di opposizione che, lo scorso 3 giugno, si rivolsero al Tar impugnando la delibera di approvazione del Bilancio di Previsione 2019-2021 e richiedendone l’annullamento (leggi qui).
“La pronuncia si riferisce a ipotizzati vizi procedurali sull’iter di approvazione del Documento programmatico che lo stesso Giudice amministrativo comunque definisce sanabili. Una questione essenzialmente tecnica e formale che riguarda le prerogative dei consiglieri comunali di maggiore confronto sulla formazione del Dup. È bene quindi sottolineare che il bilancio del Comune di Bisceglie è assolutamente sano e virtuoso. La tenuta dei conti è ben salda. Non sussistono rischi di scioglimento del consiglio comunale. Nelle more di riadottare i provvedimenti impugnati, ridurremo al minimo i disagi che potrebbero derivare dai rallentamenti delle attività amministrative. Precisato ciò, rispettiamo la sentenza ma rimangono alcune perplessità”, sottolinena Angarano, “in considerazione di un procedimento che riteniamo conforme al nostro regolamento di contabilità, iter consolidato nel tempo, sebbene aggiornato alle novità legislative, e comune ad altri enti locali. Riteniamo infatti di aver garantito spazio alle prerogative dei consiglieri, com’è nel nostro spirito e nella nostra tradizione culturale e politica. Infatti gli emendamenti proposti in occasione dell’approvazione dell’aggiornamento al Dup e bilancio previsionale sono stati puntualmente esaminati dapprima in giunta e in seguito in una specifica discussione durante il consiglio comunale. Questi tuttavia sono tecnicismi complessi. Quello che è certo è che i conti del Comune di Bisceglie sono in ordine e che andremo avanti con serenità, nel rispetto delle norme e dei regolamenti, amministrando con rigore e nell’esclusivo interesse pubblico”.