All’indomani del servizio di “Piazza Pulita” sul caso Spina-Pd e dopo la replica dello stesso Sindaco di Bisceglie, diversi politici biscegliesi stanno esprimendo attraverso Facebook il loro pensiero sulla vicenda. Mentre gran parte degli esponenti della maggioranza cittadina stanno condividendo i messaggi del Sindaco Spina sulle loro bacheche, chi è all’opposizione ha stigmatizzato duramente sia quanto visto ieri nel servizio di La7 che la replica del Sindaco Spina.
Tra i primi a commentare la segretaria Pd Roberta Rigante “Tra i commenti post servizio piazza pulita, stamattina ho ricevuto tanti messaggi di tanti elettori democratici che, come noi, stanno vivendo con imbarazzo questa vicenda e la strada che il Pd regionale e nazionale sembra intraprendere, quella del cosiddetto partito della nazione; poi le prevedibili ma, per me ininfluenti, offese del sindaco o di chi gli ha scritto quel delirante comunicato stampa notturno, alle quali neppure rispondo, perché ho dalla mia la dignità e la serietà che mi sono state insegnate e trasmesse dalla mia famiglia e perché sono sorretta dalla convinzione di aver fatto ciò che la mia coscienza mi ha indicato come giusto”.
Anche Sergio Silvestris, ex europarlamentare ed attuale esponente di Forza Italia, ha detto la sua via Facebook: “Ancora una volta, nel tentativo di un’autodifesa delirante, il Sindaco uscente di Bisceglie oggi mi offende sul suo profilo Facebook. Ma perché secondo voi il mago delle tessere, dopo la figuraccia che sta facendo fare alla città su scala nazionale, continua ad attaccarmi in merito ad una vicenda che riguarda soltanto lui e il partito democratico? Mi dispiace per lui, ma non ho tempo di rispondergli. Anche oggi, infatti, sto facendo una cosa molto più seria: sto lavorando. E ai politicanti di professione, quelli che non hanno più mestiere e che quindi cercano affannosamente una poltrona a qualsiasi costo; quelli che girano in autoblu con due o tre autisti pagati con denaro pubblico; quelli abituati a stare chiusi nei palazzi ed a occuparsi di operazioni di potere; quelli pronti a vendersi la dignità per cambiare undici volte partito; quelli che si mettono a fare tesseramenti con metodi antichi e che sputtanano il nome della mia città in tutta Italia; a tutti quei politicanti, non ho proprio nulla da rispondere. Anche perché oggi in farmacia sto raccogliendo medicine per il Banco Farmaceutico. E non tessere per il Partito Democratico. Chi vuol fare un’opera di bene può venirmi a trovare”.
Più ermetico ma comunque altrettanto incisivo un altro avversario politico di Spina, Gianni Casella “Sto guardando la trasmissione su la7 … vergogna vergogna…. io continuo a tenere la schiena dritta. Vorrei chiederti Sindaco, se è come tu dici, cioè se Boccia(PD) ha siglato il patto scellerato con l’atto notarile del 2013 che portò la caduta dell’amministrazione, perché mai vuoi iscriverti nel partito di coloro che hanno fatto questo?”.
Infine tra i commenti apparsi sui social network anche quelli di Giorgia Preziosa e Pierpaolo Pedone, ex consiglieri di maggioranza che solo pochi mesi fa, dopo la costituzione del gruppo unico in consiglio comunale, si sono dichiarati indipendenti e sono passati all’opposizione dell’amministrazione Spina. La consigliere Preziosa ha dichiarato “La mia idea è sempre la stessa, ho proprio fatto la scelta giusta il 27 novembre. Siamo trogloditi, venduti, voltagabbana siamo quelli che pur di lavorare ci vendiamo per 20 euro, siamo quelli che non abbiamo ideologia e non capiamo che ora c’è l esigenza di andare con Renzi.
Grazie mille a tutta la maggioranza ed al Sindaco Spina per aver fatto emergere questo messaggio. Felice di essere passata dalla maggioranza all’opposizione”.
Questo invece il commento di Pierpaolo Pedone “Sento solo la necessità di scusarmi con tutti gli amici ai quali ho chiesto di votare me e il candidato sindaco alle ultime amministrative! Mi vergogno politicamente per lui , spero che averne preso per tempo le distanze politiche possa solo in minima parte giustificare il mio errore! Mi auguro, per il bene di Bisceglie che la trasmissione svegli dal letargo gli organi giudiziari competenti”.