Ventotto anni fa alle 17:57 l’esplosione sulla A29 nei pressi di Capaci portò via il Giudice Falcone, in cui avevamo riposto le speranze di cambiamento, insieme a sua moglie Francesca Morvillo e agli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro“, parte così il ricordo del sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, sul personale profilo social, del Giudice Falcone, di sua moglie e degli uomini della scorta.

Quella bomba, come l’attentato a Paolo Borsellino e ai suoi angeli custodi Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli, ferì le nostre anime, fece vacillare le nostre speranze di cambiamento. Ma subito dopo, proprio grazie all’esempio di Uomini come Falcone e Borsellino, ci spinsero a reagire civilmente, insieme, con coraggio e convinzione, senza paura”, prosegue il primo cittadino.

“Oggi siamo qui, innanzitutto per onorare con un minuto di raccoglimento la memoria di chi ha combattuto la mafia fino al sacrificio estremo, come il nostro Sergio Cosmai e tanti onesti e coraggiosi servitori dello Stato, ma anche per ricordare a tutti, in primis ai nostri ragazzi e ai nostri figli, che è nostro dovere civico e morale far camminare sulle nostre gambe le loro idee”, conclude Angarano, “Per farli vivere per sempre e costruire un futuro migliore”.