“Come al solito il consigliere Spina mistifica e distorce la realtà a suo piacimento per i suoi tornaconti elettorali. Peccato che così si prendano per i fondelli i cittadini“. Parte con queste parole la nota sottoscritta dal Sindaco Angarano e dagli Assessori Consiglio, Storelli, Rigante, Lorusso, Bianco, Naglieri e Parisi.
“La seduta di ieri del consiglio comunale, da regolamento, si sarebbe potuta e dovuta svolgere. Come recita l’articolo 42 del regolamento di consiglio comunale, infatti, ‘per le sedute dedicate alle interrogazioni ed interpellanze non è prevista la verifica del numero legale e la seduta prosegue fino a trattazione di tutte le interrogazioni ed interpellanze iscritte’”.
“Alle 12 interrogazioni all’ordine del giorno era stata predisposta la risposta scritta e in aula c’erano gli assessori competenti che avrebbero risposto anche in forma orale e politica. La presenza dei consiglieri comunali di maggioranza, quindi non era dirimente ai fini della validità della seduta. I lavori si sarebbero quindi potuti e dovuti svolgere nella massima regolarità, legalità, trasparenza e democrazia. È stato il consigliere Spina a decidere di non voler tenere il consiglio comunale, evidentemente scegliendo, come sempre, di fare polemica e gridare allo scandalo senza alcuna ragione. Ancora una volta un vecchio modo di fare politica che nulla di buono può portare alla Città. il consigliere Spina forse dimentica che ai suoi tempi, per anni e anni – prosegue la nota congiunta – le interrogazioni dei consiglieri di opposizione sono state sistematicamente ignorate e snobbate violando il regolamento, spesso sono cadute nel vuoto o sono state iscritte agli ultimi punti all’ordine del giorno in sedute di consiglio comunale fiume, sovente con cartelline vuote. Ora che invece è una buona prassi quella di fissare periodicamente sedute di consiglio comunale per trattare le interrogazioni, a cui sono predisposte risposte scritte e si possono fornire anche risposte orali, per una trattazione completa, per il consigliere Spina non va bene. Forse c’è troppa correttezza, rispetto dei regolamenti e democrazia rispetto a quando governava lui?”.