“Ieri a Bisceglie due modi e mondi diversi di fare politica: da una parte i tatticismi, i trasversalismi tipici della più vecchia e becera politica di un’amministrazione destra – sinistra che portava in processione Decaro, tra pochi addetti ai lavori, al comitato di Angarano, dove c’erano i consiglieri e gli assessori dell’inciucio biscegliese destra-sinistra, che vogliono intestarsi il risultato di Decaro a Bisceglie senza ‘misurarsi’. I ‘puristi’ del PD hanno da tempo ‘benedetto’ il comitato trasversale, unito da interessi economici, che oggi si riconosce in Decaro, da cui vorrebbero in futuro la stessa ‘protezione’ concessa loro finora per continuare a produrre senza conseguenze ‘mala gestio’ della città, con il degrado morale, culturale e materiale di Bisceglie, che è sotto gli occhi di tutti. Nel Politeama si celebrava, invece, proprio ieri la novità del protagonismo delle nuove generazioni, con Azione che dava la centralità ai giovani e alla politica dei valori, dei programmi, dei contenuti, del confronto per il futuro e il progresso delle comunità”. A parlare è il consigliere comunale di opposizione Francesco Spina, Segretario provinciale Azione Bat.

“Da una parte si contavano voti e si sommavano interessi, dall’altra si alimentava democrazia e si celebrava l’emancipazione, il coraggio e la libertà dei giovani e delle nostre comunità. Ho scelto da tempo – continua – commettendo in passato anche errori, di mettere al servizio della comunità e dei più giovani maturità ed esperienza politica non comuni. Senza tornaconti e senza alimentare quella politica che sta corrompendo, mettendo insieme Silvestris e Angarano, destra e sinistra, al servizio di progetti che non hanno nulla di politico. Ieri il ‘comitato’ era al servizio di Decaro, domani lo sarà al servizio di altri. Azione, i giovani che da tutta la Puglia erano ieri a Bisceglie, sono certo saranno al servizio delle comunità, della democrazia della libertà, e non di chi offrirà loro ‘protezione’ politica per fare semplice gestione. È stato quello di Azione il modo migliore per onorare la festa del 2 giugno e per fare gli auguri più belli alla nostra Repubblica, nata con il sacrificio dei Costituenti e non certo dalle liturgie e dai trasversalismi del degrado politico che ha caratterizzato la nostra città negli ultimi anni”.