“Anche quest’anno Bisceglie non ha partecipato alla BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano”. A sottolinearlo è il Consigliere comunale Francesco Spina.
“Trani, per esempio – continua – ha partecipato e ha promosso i suoi eventi, comunicando il suo programma agli operatori turistici nazionali e internazionali presenti alla BIT. Con le mie amministrazioni Bisceglie promuoveva i suoi eventi e catturava con un suo stand alla Bit di Milano, ogni anno, le attenzioni degli operatori turistici nazionali, organizzando rassegne, convegni, eventi e conferenze per promuovere la città di Bisceglie, le sue risorse Culturali e naturali. Era l’occasione anche per rinsaldare i rapporti di affetto con la comunità biscegliese presente a Milano”.
“Purtroppo è finita con la ‘svolta’ la stagione di leadership territoriale biscegliese, con quei grandi eventi che portavano a Bisceglie, soprattutto durante la stagione estiva, decine di migliaia di presenze turistiche. Oggi, tutta l’estate biscegliese si riduce a destinare quasi tutte le risorse economiche e organizzative delle sponsorizzazioni comunali e paracomunali – sostiene Spina – alla pur encomiabile “Libri del Borgo Antico”, rassegna nata con la mia prima amministrazione, sviluppatasi negli anni con illustri gestioni e presidenze e oggi diventata quasi una vera e propria “sezione di partito”, che promuove il suo presidente quale ulteriore prossimo candidato sindaco della ‘svolta’, unitamente ad Angarano (tra breve sia Angarano che Silvestris comunicheranno il loro divorzio e le loro legittime aspirazioni individuali)”.
“Aspirazioni sindacali legittime e rispettabili, ma che non possono strumentalizzare assolutamente eventi comunali con il patrocinio e il sostegno del Comune di Bisceglie per un evidente conflitto di interessi. La ‘svolta’, insomma, coincide con la pagina più buia della storia culturale biscegliese, lasciata solo alla buona volontà di mecenati locali che, senza purtroppo il sostegno comunale (che le amministrazioni precedenti a questa non hanno, invece, mai fatto mancare), scrivono e pubblicano a proprie spese opere importanti per la “traditio” della identità culturale della nostra comunità alle future generazioni. E a soffrire sono di conseguenza gli operatori turistici e commerciali locali – afferma in chiusura Spina – lasciati completamente soli e forti solo delle loro notevoli capacità ed esperienze personali che fanno lustro anche alla città di Bisceglie”.